Disney Fashion Show: i 10 principi Disney meglio vestiti
Da Robin Hood a Tarzan passando per Febo e Aladdin
30 Novembre 2018
Boys, boys boys!
Dopo aver decretato la classifica delle principesse meglio vestite, squillino le trombe!, perché è il momento che anche le loro controparti maschili si sottopongano allo stesso giudizio. Che siano cavalieri sul dorso di un nobile destriero o fedeli amanti senza macchia (e a volte, ahimé, anche senza nome), in materia di stile i principi dei grandi classici non sono mai stati da meno delle loro spose. Spesso condannati sullo sfondo di una narrazione al femminile, questi indomiti guerrieri hanno difeso le loro scelte di moda con le unghie e con i denti. Ma chi ci è davvero riuscito? Ecco, allora, la classifica dei 10 principi con più stile della storia di Walt Disney.
10. John Smith – Pocahontas (1995)
This is America!
Bello come il sole, sveglio come un colonialista Europeo del XVI secolo, non si potrebbe nemmeno dire che John Smith abbia buon gusto, sempre avvolto dal guscio della sua armatura. Tanto bello quanto goffo, il suo sorriso brilla più di quello della pubblicità di un dentifricio. Ma è l’ingenuità a vincere ogni cuore: John Smith è un Brad Pitt ante-litteram, in grado di conquistare la più bella del Paese – ma del tutto incapace di mantenere una relazione. Tuttavia si merita un posto in classifica, perché quel che non dimostra con l’abbigliamento lo sfoga in savoir faire. Non è da tutti, in effetti, innamorarsi e farsi lasciare in meno di 90’, imparare a domare un’aquila e cambiare completamente prospettiva ideologica sulla vita, l’universo e tutto quanto in un solo pomeriggio. Bravo John, bravo.
9. Robin Hood – Robin Hood (1973)
Bitch, don’t kill my vibe…
Lo dice anche Cristina D’Avena: “un eroe come lui non si vede in tutto il mondo”. Fra i personaggi più amati della famiglia Disney, Robin Hood ha un’eleganza innata, che va di pari passo con l’astuzia: si sa, d'altronde, che l’uomo intelligente è sempre piaciuto. Ma come poter essere un vero eroe senza una degna divisa? Il completo verde con cui scorrazza in giro per l’Inghilterra del XIV secolo non manca di nulla, compresa la piuma arancione che dà al berretto un tocco inestimabile. Senza dimenticare la sua arma: come ci ha insegnato Legolas, non è da tutti maneggiare con leggiadria l’arco e le frecce. In tanti hanno provato a imitarlo, ma nessun sex symbol hollywoodiano è riuscito a eguagliare tanta disinvoltura. Qua la zampa per Robin Hood, che tuttavia rimane al nono posto… ma soltanto perché non porta i pantaloni.
8. Febo – Il gobbo di Notre Dame (1996)
Here comes the sun!
Un altro biondo! Avere lo stesso nome del dio greco del sole deve avergli causato non pochi problemi negli anni dell’infanzia, quindi lo perdoniamo se non sempre brilla per sagacia. Febo non sarà un maestro della dialettica, ma ci piace così: ingenuo e di buon cuore, è un uomo tutto d’un pezzo. Il pizzetto e il mantello blu gli conferiscono un portamento regale, ma non per questo ha la puzza sotto il naso: al contrario, è un compagnone che non dice mai di no a una boccia di vino in compagnia. Il fisico è tonico e allenato, l’armatura dorata: per capirci, Febo è un po’ quel che oggi sarebbe un pallone d’oro, in mutande sui cartelloni pubblicitari di Calvin Klein o Giorgio Armani e con una fila infinita di donne all’ingresso del privé. Insomma, il David Beckham della Parigi del diciottesimo secolo.
7. Flynn Rider – Rapunzel (2010)
I flip my hair back and forth!
Potrà essere il criminale più ricercato del Regno, ma Flynn Rider non brilla per furbizia. In più, non è che sia è propriamente un principe… Anzi, è proprio un delinquente. Ma la legge dell’amore è più forte di quella di un tribunale – e riportare dal re e dalla Regina la principessa scomparsa da sedici anni sicuramente ha i suoi vantaggi legali. Il settimo posto, dunque, va a un principe che non spicca per grandi outfit, ma che brilla nel ruolo di metrosexual: ossessionato dalla morbidezza del ciuffo e dalla precisione con cui gli viene tratteggiato il naso sui volantini da ricercato, Flynn è il principe del ventunesimo secolo. Un Prince Charming à la Luca Argentero, nato dal nulla e arrivato al successo dopo il Grande Fratello, che ha fatto sue le lezioni di portamento imparate da Derek Zoolander. Attenti alla Magnum.
6. Principe Filippo – La bella addormentata nel bosco (1959)
You must remember this,
A kiss is just a kiss…
Il Principe Filippo è di per sé inquietante. Non parla mai, ma è pronto a rischiare la vita per prendere in sposa un’adolescente addormentata che ha visto soltanto il giorno del suo battesimo. Non è uno scherzo: è un uomo che non deve chiedere mai. In più, è anche il primo ad avere un nome nella storia di Walt Disney. Pare poco? È vero, il prezzo da pagare per essere registrati all'anagrafe è rinunciare alla voce. Ma che farsene, quando puoi sconfiggere un drago? Forte della sua virilità, non ha pudore nel mostrarsi con un outfit degno di un venerdì sera al Plastic: mantello e berrettino coordinati, in arancione, accessori viola e un’armatura color armadillo. Indomito cavaliere, non teme nemmeno il terribile “pandan”. Caro Filippo, rallegrati, perché sei nato al posto giusto, nel momento giusto: ai giorni nostri saresti già stato lasciato per la tua estrema cavalleria, ma nell'universo Disney sei stato l’uomo perfetto.
5. Tarzan – Tarzan (1999)
And he's watchin' us all with the eye of the tiger!
Che ci fa Tarzan in una classifica sullo stile, quando non indossa altro che un tovagliolo (presumibilmente) in pelle di scimmia? Perché è un punkabbestia. Tarzan è il primo uomo della Disney a sdoganare un abbigliamento maschile non convenzionale: in un mondo di principi in armatura scintillante, lui sbadiglia sugli alberi e ciondola fra le liane, sbandierando senza vergogna le sue nudità. E i risultati di una vita trascorsa a fare ginnastica si vedono su un fisico che sembra scolpito nel marmo. Ma soprattutto: Tarzan ha i dread! Ben vengano i selvaggi, allora! L’uomo perfetto è servito: al suo esordio nella società, signore e signori, a un prezzo straordinario ecco un esperimento sociologico modellabile a vostro piacimento. Attenzione, però: un uso prolungato può causare dipendenza – e non osiamo nemmeno immaginare le controindicazioni.
4. Principe Eric – La sirenetta (1989)
I got that summertime sadness…
Eric ha appena diciott’anni e trascorre il tempo sulle navi del suo equipaggio, fra leggende sulle sirene e giochi con il cane. Va da sé che del mondo non ne capisca un granché. Ma è un gentiluomo: gli basta sentire un canto in lontananza per innamorarsi – e nemmeno un inno al sexual assault come quello intonato dal granchio Sebastian lo convincono a dare un bacino alla povera Ariel (costretta senza voce a un principe che farà la prima mossa solo previa consenso timbrato). La verità è che è troppo bello per essere anche intelligente. L’occhio azzurro e il capello scuro gli danno un look mediterraneo a cui è impossibile resistere. E non si può dire che non abbia stile: la camicia di lino, sbottonata sul pettorale, è stretta sulla vita da una cintura rosso fuoco, mentre prima che l’hipster diventasse di moda, lui già faceva il risvoltino ai pantaloni per lasciare scoperto lo stacco dello stivale. Ma di che cosa stiamo parlando?
3. Li Shang – Mulan (1998)
I'm bringin' sexy back (yeah)
Veloce come è veloce il vento, un uomo vero senza timore, potente come un vulcano attivo… Il capitano Li Shang è molto più di un principe. È un’icona di libertà sessuale, dato il rapporto ambiguo che instaura con Mulan quando ancora veste i panni del soldato Ping. Riservato e austero, non ha bisogno di agghindarsi per sfoggiare il suo buon gusto: alla tradizionale divisa cinese alterna momenti in cui si spoglia e mette semplicemente in mostra i pettorali. Il tocco di classe però è l’acconciatura: una lunga chioma, nera come la notte, legata in un “ciuccio” in cima alla tempia con un cordino rosso sangue. Per non parlare delle sopracciglia ad ali di gabbiano, la terribile moda metro sessuale che ha mietuto così tante vittime in giro per il mondo. Rassegnatevi, uomini: l’estetista non farà di voi un uomo, tanto meno comandanti dell’esercito imperiale, per di più orientali, sexy e bisessuali.
2. Aladdin – Aladdin (1992)
Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale…
Grande Alì, eccolo lì, Alì Ababua! Aladdin è un personaggio meraviglioso. È mitico alla follia, è un’altra categoria. Ladruncolo per le strade di Agrabah, in compagnia della scimmietta Abu, si merita il secondo posto perché – pur non avendo né soldi né capezzoli – non rinuncia mai allo stile. È un fricchettone con i pantaloni alla turca, magrolino, probabilmente vegano (al mercato ruba soltanto pane e frutta), che passa i pomeriggi al parco a fumarsi le canne, sdraiato su un telo pieno di elefanti indù. E il fascino del teppistello, si sa, colpisce più dell’influenza. Ma a sua insaputa, lo attende un destino glorioso: il suo sex-appeal conquista il cuore non di una ragazza qualunque, ma della figlia del Sultano. Così, risolte le difficoltà economiche, per Aladdin non rimane altro che godere del lusso più sfrenato e – come diceva Betty Curtis – starsene comodamente a piedi caldi, come un vero pascià.
1. Principe Adam / La Bestia – La bella e la bestia (1991)
You’ll be banging on my chest
Bang bang, gorilla!
Attenzione, perché al primo posto c’è un vero dandy: il Principe Adam, meglio noto come la Bestia! Il completo da ballo con cui fa innamorare Belle è di un’eleganza inaudita, forse il più bello che un uomo dell’universo Disney abbia mai avuto la fortuna d’indossare. Ma c’è di più. "Benchè avesse tutto quello che poteva desiderare, il principe era viziato, egoista e cattivo…" racconta il voice over nell’intro del film. Prima di essere maledetto, Adam era un ragazzino viziato che si dedicava allo studio delle humanae litterae, crogiolandosi nel godimento del lusso più sfrenato. Capolavoro! Era l’incarnazione del sogno decadente di Huysmans, un Dorian Gray ossessionato dal suo aspetto, la versione francese dell’Andrea Sperelli dipinto da D’Annunzio ne Il piacere. Sì, alla fine anche lui scopre che “la vera bellezza si trova nel cuore”… ma nessuna Fata ha mai parlato di uno stile di vita parco e sacrificato, o sbaglio? Un brindisi per la Bestia, dunque! Il Principe meglio vestito dell’intera storia di Walt Disney. Ovviamente con un calice dello champagne più pregiato di Francia.