I 100 brand più importanti del mondo
Dal mondo della tecnologia a quello della moda
17 Ottobre 2018
Ogni anno l'agenzia Kantar Millward Brown pubblica il suo rapporto BrandZ™, che contiene la lista dei 100 brand più importanti al mondo, basandosi sul loro valore e portata economica. Le quasi 300 pagine del report sono sempre una lettura molto interessante, e restituiscono anche un ritratto non scontato di noi essere umani e consumatori. L'economia globale è in continua espansione, ma per farvi capire quali sono i brand che più di tutti influiscono sul mercato globale, e in quale misura, nss magazine ha preparato per voi un riassunto essenziale dei dati più importanti del report.
Ma procediamo con ordine. Il valore totale di tutti i brand che si trovano nella Top 100 BrandZ ammonta a 4.4 trillioni di dollari, con una crescita del 21% rispetto all'anno precedente, equivalente ad un aumento di quasi 750 milioni di dollari rispetto al 2017. Giusto per darvi un'idea di quanto siano 4.4 trillioni di dollari, contate un attimo gli zeri: $4’400’000’000’000.
Se diamo uno sguardo alla Top 10, possiamo notare come l'anno ricco di successi appena vissuto da Gucci gli abbia fatto ottenere il sesto posto nella classifica dei brand che sono cresciuti maggiormente; anche Dior, grazie soprattutto alla boccata d'aria fresca portata da Kim Jones, ha vissuto un anno molto positivo e ha raggiunto il nono posto. Tenete a mente, però, che questi sono soli i brand che sono cresciuti maggiormente, scalando questa classifica, perché lo stesso Gucci nella classifica generale si colloca al 54esimo posto.
Il brand più grande al mondo è Louis Vuitton, che deve il suo successo soprattutto alla nomina di Virgil Abloh come direttore creativo. Ciò significa che l'hype provocato dal designer americano ha avuto un riscontro positivo anche sul fatturato del marchio, fatturato destinato a crescere ulteriormente quando gli item della sfilata arriveranno nei negozi. Non molto lontano, al ventinovesimo posto, troviamo Nike, habitué storico di questo tipo di classifiche, che nel corso degli anni ha occupato posizioni diverse. La vera novità, però, è costituita da adidas, che per la prima volta è riuscita ad entrare nella Top 100. Ciò è dovuto principalmente a Kanye West e alle sue sneaker Yeezy, dimostrando ancora una volta come l'hype possa avere anche un riscontro concreto e positivo sulle vendite di un marchio. Nella classifica troviamo altre case di moda, come Hermes al 39esimo posto e Zara al 42esimo.
Queste classifiche sono sempre molto interessanti, perché riflettono il nostro stile di vita (quello occidentale) e le nostre abitudini, almeno dal punto di visto economico. Tecnologia, shopping, social media e soldi regnano indisturbati, bilanciati perfettamente da elementi negativi come junk food, tabacco, caffeina e zucchero. Se si guarda alle case di moda, si può notare come l'hype influisca positivamente sulle vendite solo se può contare su design di qualità. Se le promesse dell'hype non si traducono in vestiti belli, che la gente vuole effettivamente acquistare, diventa qualcosa di assolutamente superfluo. Due dei brand più importanti, Louis Vuitton e Gucci, vantano delle collezioni di accessori molto convincenti, che vendono molto bene, e sono proprio questo tipo di collezioni che fanno guadagnare maggiormente i marchi. Il grande sviluppo dell'e-commerce, inoltre, significa che i brand di lusso più di successo hanno come target sia i classici e storici consumatori, che una clientela più giovane, che utilizza appunto questo tipo di servizi per lo shopping.
Qui il report completo.