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I 5 peggiori item della Paris Fashion Week SS19

Dai gambaletti di Miu Miu all’astuccio penico di Gucci

I 5 peggiori item della Paris Fashion Week SS19 Dai gambaletti di Miu Miu all’astuccio penico di Gucci

Ok. Nulla batte in assurdità la lattuga apparsa come accessorio cult da Molly Goddard durante la LFW o la bruttezza del travestimento-metro stile Leigh Bowery creato da Moschino, ma anche la Paris Fashion Week ha riservato delle “belle” sorprese: dall’universo marino di Thom Browne ai gambaletti di Miu Miu, dalla sfortunata proposta di Courreges alle strane parrucche di Noir Kei Ninomiya.

Ecco qui la top 5 dei peggiori item di questa PFW.

 

#Miu Miu

Quando si dice una sfilata coi fiocchi… Miuccia porta in passerella un elogio dell’imperfezione stile Project Runway, fatto di capi in pelle, drappeggi di tessuto che ricordano la corolla di un fiore, cerchietti ricoperti di cristalli, sandali col gambaletto come le vecchiette sul bus che faranno impazzire Baddie Winkle, underwear a vista, capelli posticci e una valanga di brillanti, glitter e fiocchi sulla testa, sugli abiti e anche sugli occhiali da sole. E come non citare il look stile Biancaneve? I must have della principessa Disney ugly secondo Miu Miu sono maglioncino rosso, colletto tondo nero, pencil skirt in denim e, ovviamente,  cerchietto con fiocco color ciliegia.

 

#Noir Kei Ninomiya

Ricordate i Magic Trolls Babies che, negli anni ’90, si trovavano dentro i sacchetti di patatine San Carlo? Quelli bruttissimi, con i capelli voluminosi all’insù, come se il povero giocattolo avesse infilato le dita nella presa della corrente. C’è persino un tizio in America, Ray Dyson, che ne possiede più di 1.754. Pare che il brand Noir Kei Ninomiya si sia ispirato a questi pupazzetti vintage per le acconciature delle sue modelle, un dettaglio che attira l’attenzione e fagocita anche l’interessante collezione SS19 con il suo connubio di tecnica, materiali organici e sartorialità.

 

 

 

#Thom Browne

Anna dello Russo è sicuramente una che ne sa di moda, dettagli bizzarri e futuri trend, ma avreste mai pensato che sarebbe diventata la musa di Thom Brown? Il famoso designer ha presentato una collezione ispirata ad un universo sottomarino popolato da creature fantastiche come sirene, stelle marine, squali, pellicani, meduse, ma accessoriate anche con bizzarri cappelli a tema frutta che, come fa notare il duo di Diet Prada, sembra un omaggio alla giornalista italiana. Chissà cosa penserebbe Anna di questo piccolo tributo all’interno di una collezione che ha sollevato critiche non per la sua creatività, ma per aver portato in passerella modelle legate e imbavagliate, quasi incapaci di muoversi e parlare…provocazione, mancanza di sensibilità o il desiderio di sottolineare quanto la figura della donna sia ancora oggi relegata in un angolo da una cultura maschilista?

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Maybe there was something in the @thombrowneny show notes we didn't see, but we're finding it hard to grasp the need to show women literally bound and gagged on the runway at this particular moment in time.  In an era where women’s accusations are consistently doubted and dissected at every step, this showing reads as tone deaf.  If this was somehow a response to end the silencing of women, it missed the mark.  Between their models incapacitated by the 5 inch heels (many with their arms laced down, unable to brace a potential tumble), the near vaj-exposing finale parade at Saint Laurent, and Hedi Slimane obliterating any shred of the thoughtful sensitivity that Phoebe Philo imbued into women's fashion at @celine , Paris fashion week seems to be on shaky ground.  At least we still have Miuccia to save the day with @miumiu tomorrow.  Besides all that, how about that tribute to Anna Della Russo in her heyday of streetstyle stardom? Lol. • #thombrowne #pfw #parisfashionweek #suiting #tailoring #zegna #metoo #registertovote #callyoursenator #mask #horror #corset #lacing #bondage #heels #shoes #runway #wiwt #ootd #boundandgagged #torture #dietprada

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Thom Brown vs AdR

@diet_prada

#Courreges

A volte sotto il peso della tradizione si può rimanere schiacciati. È quello che è successo a Yolanda Zobel con la collezione SS19 disegnata per Courreges. Decisamente no a calze con applicazioni indossate come top, copricapezzoli, nastri al posto dei vestiti.

 

#Gucci

Alessandro Michele ci ha abituato a collezioni di Gucci schizofreniche, strane, ma questa stagione l’astuccio penico, cioè una conchiglia usata in passato sopra le calzamaglia da uomo per coprire le parti intime, vince il premio come accessorio più bizzarro. Una menzione d’onore anche all’abito che ricorda un personaggio di A Bug’s life.