I 5 peggiori item della Paris Fashion Week SS19
Dai gambaletti di Miu Miu all’astuccio penico di Gucci
03 Ottobre 2018
Ok. Nulla batte in assurdità la lattuga apparsa come accessorio cult da Molly Goddard durante la LFW o la bruttezza del travestimento-metro stile Leigh Bowery creato da Moschino, ma anche la Paris Fashion Week ha riservato delle “belle” sorprese: dall’universo marino di Thom Browne ai gambaletti di Miu Miu, dalla sfortunata proposta di Courreges alle strane parrucche di Noir Kei Ninomiya.
Ecco qui la top 5 dei peggiori item di questa PFW.
#Miu Miu
Quando si dice una sfilata coi fiocchi… Miuccia porta in passerella un elogio dell’imperfezione stile Project Runway, fatto di capi in pelle, drappeggi di tessuto che ricordano la corolla di un fiore, cerchietti ricoperti di cristalli, sandali col gambaletto come le vecchiette sul bus che faranno impazzire Baddie Winkle, underwear a vista, capelli posticci e una valanga di brillanti, glitter e fiocchi sulla testa, sugli abiti e anche sugli occhiali da sole. E come non citare il look stile Biancaneve? I must have della principessa Disney ugly secondo Miu Miu sono maglioncino rosso, colletto tondo nero, pencil skirt in denim e, ovviamente, cerchietto con fiocco color ciliegia.
#Noir Kei Ninomiya
#Thom Browne
Anna dello Russo è sicuramente una che ne sa di moda, dettagli bizzarri e futuri trend, ma avreste mai pensato che sarebbe diventata la musa di Thom Brown? Il famoso designer ha presentato una collezione ispirata ad un universo sottomarino popolato da creature fantastiche come sirene, stelle marine, squali, pellicani, meduse, ma accessoriate anche con bizzarri cappelli a tema frutta che, come fa notare il duo di Diet Prada, sembra un omaggio alla giornalista italiana. Chissà cosa penserebbe Anna di questo piccolo tributo all’interno di una collezione che ha sollevato critiche non per la sua creatività, ma per aver portato in passerella modelle legate e imbavagliate, quasi incapaci di muoversi e parlare…provocazione, mancanza di sensibilità o il desiderio di sottolineare quanto la figura della donna sia ancora oggi relegata in un angolo da una cultura maschilista?
#Courreges
A volte sotto il peso della tradizione si può rimanere schiacciati. È quello che è successo a Yolanda Zobel con la collezione SS19 disegnata per Courreges. Decisamente no a calze con applicazioni indossate come top, copricapezzoli, nastri al posto dei vestiti.
#Gucci
Alessandro Michele ci ha abituato a collezioni di Gucci schizofreniche, strane, ma questa stagione l’astuccio penico, cioè una conchiglia usata in passato sopra le calzamaglia da uomo per coprire le parti intime, vince il premio come accessorio più bizzarro. Una menzione d’onore anche all’abito che ricorda un personaggio di A Bug’s life.