Celine SS19 secondo Hedi Slimane
Alla maison francese è iniziata una nuova era
29 Settembre 2018
Hedi è tornato. E poco importa che sia da Dior, Saint Laurent o Celine. Slimane ha un background, un carattere, un’estetica, uno stile ben definito, preciso e non ha intenzione di cambiarlo a seconda del brand con cui lavora. Lo aveva già anticipato nell’intervista lasciata qualche giorno fa a Le Figaro:
"Si arriva con una storia, una cultura, un linguaggio che sono diversi da quelli delle maison. Bisogna essere se stessi".
Quando sulla passerella di marmo bianco installata davanti all'Hotel des Invalides emergono dal buio due uomini con l’uniforme della guardia repubblicana ed iniziano a battere sul tamburo è come se segnassero un confine tra il passato e ciò che verrà. Così, dite addio all’effortless chic di Phoebe Philo perché oggi inizia una nuova era che ha il ritmo del rock’n roll, il colore della notte e l’odore acre dei nightclub affollati della rive gauche. Un caleidoscopio di specchi moltiplica le immagini dei modelli, esili e maudit, con i loro completi skinny; i bolero dalle spalle squadrate, esagerate; i blazer eleganti; i mini dress in pelle o lurex impreziositi da zip, rouches, fiocchi e dettagli di haute couture ispirati agli anni '60 e '70; il nero assoluto, spezzato dal bianco, dal rosso, dal verde, dalle stampe di Christian Marclay e dai tocchi di glitter oro e argento.
Nel front row la famiglia Arnault, Catherine Deneuve, Natalia Vodianova, Virgil Abloh, Karl Lagerfeld e Lady Gaga, attenti, osservano le sagome dalle linee pulite e ben definite della tribù di Hedi Slimane che si muovono veloci, sfuggenti, prima di confondersi magari nel dance hall più cool della Ville Lumiere. Celine è senza Phoebe Philo. Senza accento. Ma non senza stile.