Fannie Schiavoni: wannabe a glamorous warrior
02 Dicembre 2010
Dal geniale sposalizio tra la progettualità nordica e la fashion London arriva il nuovo dictat: Medievale is better (non ci credete? Date un’occhiata qui).
Le nuove guerriere metropolitane si fanno strada a colpi di catene nell'affollato mondo del fashion system ed invadono le city avvolte da una frenesia tutta cavalleresca ed una forza prorompente che sconfina nell'androgino. Lanciatrice assoluta del nuovo Gothic Revival, la designer Fanny Schiavoni, che dall'alto delle sue tre collezioni, dirige con assoluta pulizia ed essenzialità l'ondata di catene ed armature skinny che hanno ormai irrimediabilmente colpito pop icon e dark addictet.
Già nota sulla scena nord europea, la born in Sweden, saltellando tra un Chalayan e un Deacon in modalità stage, è stata prima notata, puntata, e scelta dalla buon vecchia Gaga,che le ha donato la visibilità mondiale, e successivamente da altre pop stars del calibro di Rihanna.
Adocchiata infine, dai talent scout dei Signori Dolce e Gabbana è giunta, nella scorsa fashion week, in Spiga 2 dove, affiancata da altri prescelti quali Gail Sorronda, Elisa Palomino, Msgm e tanti altri, ha consacrato il suo debutto sulla scena italiana. E noi c'eravamo.
Per la serie "il mattino ha il metallo in bocca", protagonisti indiscussi delle sue sofisticate battaglie, accessori unici nel loro genere, un pò underwear, un pò gioielli, un pò armature, caratterizzati da colori "silenziosi" scelti per mantenere l'attenzione focalizzata sulle forme e sul design.
Nati dalla passione per l'handcraft e l'attenzione al dettaglio, ogni creazione è realizzata a mano, ring by ring, completamente volta alla celebrazione delle forme geometriche e delle strutture distintive ed eleganti, in un vortice di linee forti e pulite, quasi crude.
Accessori però tanto definiti quanto versatili: le catene dal sapore scandinavo infatti scivolano sui diversi outfit in modo sinuoso e suggestivo, tracciando disegni via via più complessi a seconda dell'importanza del pezzo scelto fino a suggerire, se indossati in modo isolato, le linee principali di un ipotetico vestito.
Questi scheletri dall'animo morbido inoltre, bound e boundless, diventano pezzi di maglieria preziosa da avere nell'armadio, soffici e rigidi allo stesso tempo che prendono vita e ispirazione da luoghi e situazioni differenti, tra una swedish culture, un Fever Ray e una fattoria nordica.
Una parure di back chains, necklace, bracciali, polsini, spalline stratificate, guanti ed ancora dress armor ideati da una designer promettente, che ha regalato alla parola "accessorio", un significato totalmente nuovo e che ci trascina in una dimensione Warrior Glamour all'insegna del durabile.
Che dire, Michael Jackson would be proud.