Dropout: il primo consignment store di Milano dedicato allo streetwear
Il primo negozio fisico dove comprare le sneaker e gli item più hype che non siete riusciti a coppare
14 Settembre 2018
Qualcosa a Milano sta cambiando. La capitale della moda italiana diventa anno dopo anno terreno sempre più fertile per la crescita e lo sviluppo della street culture e dello streetwear. Dropout, il primo consignment store milanese dedicato allo streetwear, è pronto ad aprire le porte ad appassionati, veterani o semplicemente curiosi di questo affascinante e sempre in crescita mondo.
Abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con i ragazzi che stanno dietro a questo progetto. Tra una riflessione sull’evolversi del panorama streetwear in Italia, e una stima sulle sorti del mercato del resell, hanno raccontato ad nss come Dropout è nato e cosa dovremo aspettarci da questa nuova realtà.
L’inaugurazione di Dropout sarà il 16 settembre in Via Urbano III, 4 a Milano. Scoprite di più sul sito ufficiale, Facebook e Instagram.
#1 Cosa dobbiamo assolutamente sapere su Dropout, come nasce e chi sta dietro al primo resell store milanese?
L'idea di Dropout nasce principalmente qualche mese fa da due ragazzi legati dalla passione per lo streetwear che hanno pensato di farne un lavoro. Insieme ad altri soci abbiamo poi creato il primo resell store di Milano che offre un servizio di consign online tramite l’app Hypeanalyzer per tutti coloro che vogliono affidarsi a noi per vendere i propri pezzi.
#2 Quando è stato il momento in cui avete realizzato che la vostra passione per le sneakers poteva diventare anche il vostro lavoro?
Quando ci siamo resi conto che questo mondo stava diventando sempre più un business. Forse tutto questo va a discapito della passione; non ci mancavano i mezzi e le capacità per guadagnare spesso belle somme in pochi giorni.
#3 Come vedete l’evoluzione del mercato del resell negli ultimi anni? Quali sono stati i cambiamenti positivi e quali invece, secondo voi, lo hanno irrimediabilmente rovinato?
Il fenomeno streetwear negli ultimi anni ha visto aumentare il suo pubblico, questo ha portato molte persone a dilettarsi appunto con il resell. Per quanto questo possa influire sulla sbagliata valutazione dei vari pezzi, la vera differenza la fa la richiesta proprio di questo pubblico, quindi più che rovinato direi che si è semplicemente modificato nel tempo.
#4 Oltre ai capi dead stock dei brand più hype cosa troveremo all’interno dello store?
All'interno di Dropout, oltre ai pezzi più hype, saranno presenti anche brand minori ed emergenti.
Puntiamo molto sull’essere una vetrina importante per nuove realtà sia riguardanti l'apparel che la pulizia di sneakers. Inoltre sarà possibile acquistare i prodotti del nostro brand su cui puntiamo molto.
#5 Quanto è importante per voi il contatto con la community milanese e in che modo pensate di poterla coinvolgere attivamente all’interno di Dropout?
La community Milanese è sicuramente parte fondamentale di questo progetto, insieme a tutta la community dello streetwear italiano in generale presente anche sui social. Dropout sarà anche un luogo di ritrovo dove incontrare un amico scambiare due chiacchiere. Sicuramente non mancheranno eventi e collaborazioni...stay tuned!
#6 La data di inaugurazione è fissata al 16 settembre: poterete svelarci un grail che troveremo in store?
Bhe diciamo che non saranno pochi i “bei pezzi” che potrete trovare. Sicuramente il pezzo più interessante sarà la Jordan 1 Shattered reverse 2.0 1/1 con un particolare difetto di fabbrica quale lo swoosh capovolto: la vera Reverse.