AFTERHOMEWORK (Paris) e la sua campagna FW18 virtuale
Colori forti, scatti retro e un'intelligenza artificiale come protagonista
11 Settembre 2018
Come saranno i servizi fotografici del futuro? La passione della moda per volti nuovi, particolari, androgini ci porterà un giorno a scattare esseri umani-virtuali? Robot che "impersonano" alla perfezione l'estetica che ciascun brand ricerca, vuole ed evoca? Questo non possiamo ancora dirlo con certezza ma la label francese AFTERHOMEWORK (Paris) ha giocato con questa storia in occasione della sua ultima campagna FW18.
Perl è la protagonista scelta per questi scatti i quali, attraverso un filtro fotografico retro e i colori accesi degli abiti, mixano stile vintage e avanguardismo. Questa donna, nuda e al centro della scena, simboleggia un personaggio dall'intelligenza artificiale che viene fotografato e osservato dal team di truccatori, parrucchieri, stylist e fotografi che, a differenza sua, sono i veri modelli dal momento in cui sono loro a indossare i capi della collezione Autunno-Inverno AFTERHOMEWORK. Nella sua nudità appare come un essere timido, chiudo, oggetto di studio da parte del set, come un dipinto che, seppur presente fisicamente, è assente, non c'è, è privato della sua umanità.
Ancora una volta il marchio francese gioca con i volumi e su quanto il minimal style possa essere coordinato allo sportswear. Le sneaker e i pants aderenti da ciclista incontrano le camicie e i suoi tagli asimmetrici. Eleganza e praticità sotto un solo nome, quello di AFTERHOMEWORK (Paris).