Burberry: distrutti oltre 32 milioni di euro di merce nel 2018
Perché non dare la possibilità di acquistare le eccedenze di magazzino?
19 Luglio 2018
Burberry finisce sotto tiro per l’eliminazione delle rimanenze di magazzino.
Dal suo rapporto annuale 2017/18, oltre a un fatturato annuo di $ 3,61 miliardi, il marchio ha svelato che "il costo dei beni finiti è stato fisicamente distrutto nell'anno per un totale di 37,8 milioni di dollari (oltre 32 milioni di euro)", $ 13,76 milioni di "Inventario di bellezza” e il resto di prodotti e accessori prêt-à-porter.
La pratica ha lasciato insoddisfatti numerosi investitori che, nel corso dell’assemblea della scorsa settimana, hanno lamentato di non essere stati interpellati in merito e hanno criticato la mancata possibilità di acquistare gli articoli in eccedenza.
Distruggere i prodotti inutilizzati potrebbe essere una scelta utile per risolvere alcuni problemi con dazi e protezioni doganali.
Basta pensare alla politica degli Stati Uniti che permette ai marchi che importano beni all’interno dei loro confini, se la merce non viene utilizzata, esportata o distrutta sotto la supervisione doganale, di riavere indietro il 99% dei dazi, imposte o tasse pagate su suddetta merce.
Il neo-ceo Marco Gobbetti continuerà con questa scelta?
Per ora ha specificato che le rimanenze in pelle sono andate alla fashion company Elvis & Kresse che le ricicla, trasformandole in nuovi prodotti.