Loafers pride
12 Novembre 2010
Ok, ci sono cascata anche io.
Sarà quell’aria rassicurante da scarpetta vista mille volte ai piedi di nonni e zii, sarà che oramai la mania del vintage ci è (inconsapevolmente?) entrata fin nelle vene, sarà che i cicli & ricicli della moda sono instancabili ma ogni volta riescono a risultare irresistibili.
Al diavolo tutto, a me i mocassini piacciono! Faccio outing, non lo nego, anzi, ammetto che se potessi ne avrei un paio diverso per ogni giorno dell’anno.
Tutto è cominciato in un terso giorno d’estate, quando, complici i saldi e un certo lassismo che in genere ci si concede per l’occasione, ho acquistato un tenerissimo paio di loafers grigio chiaro. Con le frange.
E da allora è stato amore: incondizionato, istantaneo, intensissimo.
Mi faccio quindi ambasciatrice del loafers pride, e vado ad illustrarvi una serie di proposte alla fine delle quali, ne sono sicura, sarò riuscita per lo meno a scalfire i vostri pregiudizi nei loro confronti.
Ma procediamo per gradi.
Tra i marchi storici a proporre questo tipo di calzatura, vediamo contrapposti due Big Ones: Tod’s e Car Shoe. Provate a chiedere a una persona che indossa Tod’s che cosa pensa dei modelli Car Shoe, e viceversa: vi ritroverete ingarbugliati in una diatriba senza alcuna possibilità d’uscita. Quindi scegliete uno dei due e rimanetegli fedeli vitanaturaldurante.
Passando a proposte un tantino più sportive, come non citare le arcinote Sebago: spesso definite “scarpe da barca” (e in effetti è così che nascono), sono oramai state ampiamente adottate anche in contesti cittadini. E per l’estate? Le DD sono perfette! Calzano come un guanto e sono leggerissime.
L’alternativa vintage è quella che consente di sbizzarrirsi nel migliore dei modi: colori, modelli, trattamenti del pellame e dettagli producono combinazioni pressoché infinite. Impossibile elencare delle alternative concrete, tanto vale che vi infiliate in un negozio vintage a caso e ne proviate un paio dopo l’altro finché avrete trovato il vostro.
Non mancano, infine, le opzioni per “intenditori”, quelle dotate di un indefinibile je ne sais quoi, quelle che, nonostante possibili eccessi e punte di kitsch, hanno comunque il loro perché (ma resterei sulla spiegazione in francese, rende meglio). In poche parole, Louboutin: pelle nera, cavallino bicolore, rosso, micro borchie. Non per molti, ma assai sfiziose.
Siete ancora lì davanti allo schermo? Vite vite, correte immediatamente a comprarvene un paio!