Vedi tutti

Intervista a Marco Neroni

Uno sguardo approfondito alle sue pazze creazioni

Intervista a Marco Neroni  Uno sguardo approfondito alle sue pazze creazioni
Abbiamo recentemente scoperto su Instagram le creazioni di Marco Neroni. Il suo mescolare diversi tipi di scarpe ci ha incuriosito fin da subito, tanto da volerne sapere di più sul suo lavoro e il suo processo creativo. Ecco che cosa ci ha raccontato Marco Neroni. 
 
 

#1 Per chi ancora non ti conoscesse, raccontaci qualcosa di te e del tuo lavoro.

Sono nato 28 anni fa nella periferia di Latina. Sin da quando ero bambino sono ossessionato dalle sneakers, giocavo a basket tutto il giorno e indossavo le scarpe che usavo per giocare anche a scuola. A 9 anni il mio giocatore preferito era Kevin Garnett, all'epoca giocatore NBA: non mi ricordo come ma sono riuscito a scoprire dove compare le sue scarpe. Non c'erano Internet o Instagram, non c'era nulla. Probabilmente avevo letto una rivista NBA con pubblicità e indirizzi dei negozi. Ho usato tutte le mance dei parenti per il compleanno per comprarmi le sneakers: è stato uno dei momenti più belli della mia infanzia. Ripensandoci adesso, erano delle scarpe veramente brutte, ma penso di avere una certa perversione per le scarpe brutte. Se guardate nel mio armadio non ci troverete le classiche scarpe di uno sneakerhead, è più il caveau di un mostro. 
In questi 20 anni ho fatto del mio meglio per coltivare questa passione, ho comprato paia di scarpe in tutto il mondo, sono andato all'università con l'obiettivo di creare sneakers mie un giorno. Sono sette anni ormai che il mio biglietto da visita recita "designer di sneaker". Ho lavorato con diversi marchi italiani e amo quello che faccio ogni giorno di più. Sono un uomo fortunato. 
 
 

#2 Cosa c'è dietro le tue creazioni? 

Io la chiamo palestra spirituale. Molte persone mi chiedono dove trovo le mie idee dato che disegno scarpe tutto il giorno. Quando crei è semplice, devi concentrarti su diversi aspetti del progetto, non si tratta solo dell'idea in sè, il processo creativo è solo il 50% del design di una sneaker. Devi considerare l'ambiente in cui ti trovi, tutte le questioni industriali e commerciali, come i costi, la produzione, vendite e perdite; fa tutto parte del business. Quanto creo Concepts è anarchia pura, è un modo per tenere allenata la mia creatività perchè non voglio che si perda nel business di cui mi occupo tutti i giorni. Facendo Concepts è come se cercassi di tenere vivo il bambino di 9 anni che è in me. 
 
 

#3 Come scegli quali sneakers utilizzare per i tuoi Concepts?  

Non mi piacciono molte cose nel mondo delle sneakers, ma quelle che mi piacciono diventano una vera ossessione per me. Non voglio che gli elementi che utilizzo siano immediatamente riconoscibili, voglio mettere alla prova me stesso e le persone che guardano le mie creazioni. Di solito parto da scarpe che possiedo o che vorrei comprare, molte scarpe da corsa, molte GTX e molte con la chiusura Boa. Utilizzo elementi che fanno parte della mia visione, voglio che i miei lavori siano collegati tra loro in qualche modo, non mi importa molto di essere capito, è più importante comunicare idee. Nonostante usi i social media per pubblicare ciò che faccio non mi interessa il numero di "mi piace", per me è più una sorta di portfolio digitale: preferisco ricevere 10 messaggi in Direct e raccontare cosa c'è dietro quello che faccio, piuttosto che ricevere centinaia di likes. 
 

#4 Hai mai avuto un responso diretto dai brand che utilizzi? 

Essendo uno sneaker designer di professione ho molti contatti con persone del campo, alcuni sono amici, altri dei conoscenti, ma quando ci si incontra si può parlare di quello che faccio, mi danno pareri e consigli, ridendo e bevendo una birra. Per me i Concepts sono un'occasione per parlare delle sneakers, so che posso essere noioso a volte, e non ho molti argomenti di cui parlare... 
 
 

#5 Se dovessi scegliere una delle tue sneakers da realizzare nella realtà, quale sceglieresti? 

 
Quando creo Concept non voglio creare delle scarpe definitive e perfette che rispecchino la mia visione. Lascio sempre spazio per eventuali miglioramenti e non voglio aggiungere troppi dettagli (anche se poi i Concept sono ricchissimi di elementi), cerco di bilanciare il tutto. Ma se proprio dovessi sceglierne UNA direi che sicuramente dovrebbe avere una suola Ultra Cyborg, moltissimo Goretex, qualche elemento nascosto, e il mio ingrediente preferito: la Tabi Toe. Pensavo sarebbe stato più difficile decidere, ma direi che la scelta ricade sulla Adidas x Arc'Teryx Norvan Tabi Futurecraft VT GTX. Dite a quelli di Herzo di chiamarmi! 
Grazie nss. 
 
Think hard!