The big text logo trend on sneakers
fashions current logo and brand obsession is spreading to the feet
26 Aprile 2018
Nel mondo della moda, trend sempre più in crescita è senza alcun dubbio il logo, fenomeno che ha subito un grande rilancio in quasi tutti i brand e che, piano piano, si è spostato dall'abbigliamento al mondo delle calzature. Il trend del logo-testo sta infatti investendo sempre più gli amanti non solo delle scarpe ma soprattutto delle sneaker.
Sin dalla nascita della scarpa da ginnastica, la visibilità del marchio è sempre stata un grosso problema, e così le strisce, le stelle e gli swoosh sono diventati elementi di importante rilevanza, tanto quanto i marchi che si celavano dietro di loro. Tale fenomeno è cresciuto e si è ristretto nel corso dei decenni, alternando agli inizi loghi molto grandi, passando negli anni '80 ad una fase di restringimento, fino ai giorni d'oggi, periodo storico in cui il logo è diventato a tutti gli effetti la messa in scena del marchio.
Le prime Air Jordan, adidas, Reebok, sono state definite dalle loro iconiche silhouette. Negli anni '90, con progetti più avventurosi e sottogeneri in costante crescita all'interno del fashion system, abbiamo visto un aumento della visibilità del logo, dal momento in cui le sagome stesse non sempre rendevano chiaro chi fosse il designer. I loghi Jumpman, Huarache e Pump sono diventati col tempo delle vere icone come i marchi che erano dietro di loro. Lo stesso trend delle sneaker a "calzino", eleganti e più armoniose rispetto alla ormai diffusissima chuncky, ha portato la riconoscibilità del marchio ad essere sempre più sottile, quasi invisibile a causa della diffusione della silhouette e della sua "condivisione" da parte di numerose case di moda che, fra personalizzazine e piccole modifiche, sono riuscite a rendere proprio questo design.
Oggi quella moda in continuo cambiamento ha riabbracciato il fenomeno della logomania, evidente, chiara, senza filtri e...unica!
La visibilità del marchio sta guadagnando un interesse sempre più crescente per il consumatore, soprattutto perché alcuni brand appaiono in chiaro conflitto fra di loro ed i consumatori stessi iniziano a categorizzarsi mettendosi dalla parte di un "team" piuttosto che di un altro. Balenciaga contro Gucci, Off-White contro Yeezy e la sfida secolare tra Nike e adidas. Le classiche battaglie fra i loghi storici, come lo Swoosh e le strisce semplici, iniziano però ad essere accostate sempre più da sfidanti pericolosi, da brand che, grazie alla loro storia, ad un largo pubblico di sotenitori e ad un ricavo in costante crescita, sono riconosciuti come luxury.
L'afflusso di marchi di fascia alta che entrano nel mercato delle sneaker comporta anche una scelta molto più ampia per il consumatore, portando però i brand ad "urlare" più forte affinchè vengano "visti". Questo, insieme alla crescente tendenza della collaborazione all'interno della cultura sneaker, ha significato che il brand-partner deve trovare modi sempre nuovi per farsi riconoscere.
A questo punto però, data la diffusione quasi smisurata del trend, le case di moda non possono far altro che continuare ad "adattarsi", assomigliandosi così sempre più, in attesa della nuova mania.