Special Moodboard: Gucci FW18

Per Gucci siamo tutti cyborg.

Creature ibride, oltre la classica divisione tra maschile e femminile, normalità e diversità.

Alessandro Michele il “Manifesto cyborg” rilegge Donna Haraway e, in una finta sala operatoria, porta in passerella una collezione FW18 magica ed eccentrica.

Stagione dopo stagione, il mondo del designer romano si riempie di nuove suggestioni, un mix sapiente e delirante di arte, moda, gioielli, storia, filosofia, pop culture.

Ogni sua proposta è come una matrioska che contiene altre centinaia di copie, uguali eppure diverse. Apri la prima bambola e poi la successiva, scoprendo sempre nuove idee, ispirazioni, dettagli, che riempiono gli occhi, il cuore e la conoscenza di chi la stringe fra le mani.

Così tra gli outfits presentati in questa MFW spuntano i sikh, le donne berbere, i costumi folk della Russia, Mata Hari, il trasformismo di Leigh Bowery e le maschere dei luchadores messicani, i gioielli di Hattie Carnegie, Game of Thrones e Santa Margherita di Antiochia, Giuditta e Oloferne e i dipinti dei santi con le teste mozzate, la Paramount e il film cult “Faster, Pussycat, Kill! Kill!”, Jan Van Eyck e Rembrandt…

Gucci – Vintage Balaclava

Gucci – Leigh Bowery

Gucci- Gelede Masquerade, Agonli-Houegbo Village, Benin, by Phyllis Galembo

Gucci- Luciadores masks

Gucci – 19 century berber woman

Gucci –vintage Hattie Carnegie jewelry

Gucci – Paramount

Gucci – Faster, Pussycat, Kill! Kill!

Gucci – “St. Margaret, Der Mühlhausener Altar” in Bamberg, Germany – “St. Catherine of Alexandria, St. Mary Magdalene and St. Margaret of Antioch”, by the Master of the Třeboň Altarpiece