Duro a morire
14 Settembre 2010
Se c’è una cosa che conviene salvare dal cambio estivo, qualora foste già pronte ad effettuarlo, è sicuramente il paio di zoccoli, che prese dall’ondata country-chic, avete comprato la scorsa primavera.
Sì, perché se pensavate che quella dello zoccolo fosse solo una mania estiva, che ci voleva tutte passeggiare per strada come delle mandrie in libera uscita, allora vi sbagliavate di grosso. Lo zoccolo, duro per antonomasia, è a sua volta come trend- scusateci il lezioso gioco di parole- duro a morire, tanto che i grandi delle passerelle ce l’hanno riproposto in pompa magna anche per l’inverno.
Tutto impreziosito e ricoperto di pellicce, borchie e strass, (i nostri preferiti sono di MiuMiu e Jeffrey Campbell) lo zoccolo – definito all’americana clog- si appresta dunque ad arricchire il nostro parterre di scarpe invernali -fatto di rainboots, stivaloni, anfibi ecc.- puntando tutto su un’allure più bohemien e folk che minimal e street.
Per farla breve, insomma, ci vestiremo tutte alla Heidi, che poverina di certo non avrebbe mai immaginato di divenire così popolare, soprattutto come icona fashion, giacché per milioni di puntate si è vestita allo stesso modo, riproponendoci in tutte le salse quel solito vestitino rosa fragola, che come il soggetto di questo post, è stato a sua volta duro a perire.
Non temete però per le vostre fragili e timide estremità, lo zoccolo invernale si porta coordinato a calzettoni di lana, caldi e spessi, da donzella del sud tirolo, che stufa di mixarlo con il vestitino della festa in tinta, lo abbina ai jeans alti in vita, alle gonne da segretaria medio borghese, al bomber da aviatore.
Il risultato? Uno stile che mescola le influenze da contadina teutonica aristo snob – attenzione, lei gli zoccoli li compra con la pelliccia interna- a quelle di una nuova valchiria urbana che –al contrario della prima- preferisce le borchie allo sherling, il lucido cuoio nero, al morbido camoscio beige.
La chicca in più: portarli con parigine tricot in cashmere prezioso oppure sferruzzate a mano dalla zietta del nord, amante dello fai-da-te d’autore.
A tutte le altre che naturalmente non possiedono tali risorse – umane, s’intende- ci sarà sempre Calzedonia, pronta a sfornare un paio di calzettoni ad hoc proprio per voi.
Anzi scusate, per loro.