H&M segna il maggior calo dei profitti da sei anni a questa parte
In calo le vendite nei negozi, il gruppo si concentra sull’e-commerce
02 Febbraio 2018
Il 2018 non è un buon anno per H&M.
Dopo le polemiche e le accuse razziste che hanno segnato la conclusione della partnership con The Weeknd e le contestazioni in Sudafrica, anche sul piano economico non brilla per le ottime prestazioni.
Nel bilancio chiuso il 30 novembre 2017 Hennes & Mauritz, infatti, anche se il suo fatturato è aumentato del 4% a 231 miliardi di corone (circa 23,7 miliardi di euro), il suo utile è sceso a 16,2 miliardi (poco oltre 2 miliardi di euro) da 18,6. Si tratta del maggior calo dei profitti da sei anni a questa parte.
Per quanto riguarda i negozi, invece, nel 2018 aprirà circa 390 nuovi store in posti come l'Uruguay e l'Ucraina, ma ne chiuderà 170.
Secondo il gruppo, il risultato annuale è stato influenzato negativamente dalla debole crescita delle vendite nei negozi fisici del marchio, principalmente a causa delle trasformazioni del mercato in cui gli acquisti sono sempre più online.
Quindi, per ovviare la situazione l’azienda ha in programma di dedicarsi all'e-commerce e di espandere i suoi negozi digitali in quattro nuovi mercati come l'India e, in franchising, per l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.
"Il settore della moda sta cambiando rapidamente, il cuore della trasformazione è la digitalizzazione e sta guidando la necessità di trasformare e ripensare sempre più velocemente" - ha dichiarato Karl-Johan Persson, CEO - "Questo presenta molte sfide, ma crediamo di essere in una buona posizione per adattarci alle nuove dinamiche e sfruttare le opportunità che abbiamo di fronte".
Un’altra delle strategie adottate dal colosso svedese per arginare le perdite è Afound: un outlet multimarca digitale che vende sia i marchi di proprietà del gruppo sia noti marchi svedesi e internazionali del fashion e del lifestyle. Anche se vivrà soprattutto online, a marzo Afound aprirà un primo store a Drottninggatan, a Stoccolma.