Dior Homme FW18: il New Look reimmaginato per l’uomo del 21esimo secolo
Kris Van Assche riparte dalla giacca Bar del 1947
22 Gennaio 2018
Il New Look di Christian Dior incontra la nostalgia dei clubber anni '90 e diventa una collezione raffinatissima nella quale “tailoring è super tailoring e lo sportwear è super sport".
Kris Van Assche, direttore creativo di Dior Homme, esplora le linee tra formale e informale, tra sartoria e streetwear a partire dalla giacca Bar del 1947.
Nel salone d’onore del Grand Palais, mentre scorrono le note di Forever young degli Alphaville, va in scena una tensione secolare tra due generazioni, una cultura giovanile che lotta contro il classicismo, a colpi di completi sartoriali super strutturati, dolcevita, polo, top a righe, jeans loose, felpe doppiate con la scritta Christian Dior atelier e l’indirizzo, maglione “Le new look 1947”, tee a manica corta su tee a maniche lunghe e tatuaggi tribali stampati dappertutto.
L’ultimo lavoro di Van Assche esplora la dualità tra gli anni ‘90 e il mondo di oggi, tra la vecchia generazione che il tempo ha trasformato da ribelle a classica, la stessa da cui i Millennials attingono a piene mani.
Dior Homme ricodifica il menswear riscoprendo il potere rivoluzionario della sartorialità.