Cosa c'è da sapere su Hedi Slimane, nuovo creative director di Céline
Curiosità, dalla fotografia alla musica, da Saint Laurent a Dior Homme
22 Gennaio 2018
Gennaio 2018: una notizia che ha elettrizzato e fermato per un attimo davanti lo schermo di computer e cellulari l'intero impero del fashion e dei media. Hedi Slimane è tornato nella moda, e no, non da Saint Lauren, ma niente di meno che da Cèline. Nominato Creative Director della Maison, Slimane seguirà non solo la collezione femminile e quella maschile, ma anche la Couture e la linea di fragranze.
Adesso è pronto a scrivere una volta ancora la storia, a cambiare le carte in tavola a suo favore, e a far parlare di sè.
Bèrnard Arnault del Gruppo LVMH ha dichiarato:
"Conosciamo bene Hedi Slimane e sono felice che abbia accettato di tornare alla moda con Cèline.
Tutti ricordiamo il grande successo nell'anno 2000 per Dior Homme e ora gli auguriamo di fare ancora meglio da Cèline".
Personaggio contrastante, enigmatico ma follemente geniale.
Ecco cosa c'è da sapere su Hedi Slimane.
#1 Leggende
Numerose storie sono state costruire su di lui, considerato genio in bilico su un filo sottilissimo ma che, nonostate indossasse rigide scarpe a punta lunga, riusciva con disinvoltura a passare dalla direzione di un brand all'altro senza nemmeno barcollare. Da Yves Saint Laurent a Christian Dior, il ritorno alle redini del primo marchio nel 2012 e le nuove dimissioni nel 2016. Ed ora? Céline. Carattere curioso senza alcun dubbio quello del designer francese che in passato ha catturato l'attenzione dei media grazie alle sfuriate alternate a "silenzio stampa" nei confronti di tutti quelli che criticavano le sue creazioni. Pare abbia fatto rimpicciolire le porte degli uffici perché non tollerava assistenti donne oltre la taglia 40 e uomini oltre la 46. Occhi grandi e penetranti che bucano lo schermo, fisicità magra, molto magra. Un personaggio.
#2 Saint Laurent
Abbandota la Maison parigina a cui aveva cambiato nome -trasformando Yves Saint Laurent in Saint Laurent Paris-. Numerosi sono stati gli interrogativi a riguardo ma pare che alla base di questo "adieu", e non "au revoir", ci sia semplicemente stato un mancato accordo finanziario. Nota bene: grazie a Hedi Slimane il brand era passato dai 353,7 milioni di euro nel 2011 ai 973,6 milioni di euro nel 2015.
#3 Musica
L'ossessione di un bambino che osservava incantato quell'ipnotico uomo truccato sulla copertina di Aladdin Sane. L'abito dorato di uno scatenato Elvis Presley. E poi il trasferimento a Berlino nel 2000. Nell'aria c'era profumo di rock, musica elettronica, una città ancora tutta da scoprire e che ha fortemente influenzato la sua visione di Dior attraverso un meccanismo di "berlinizzazione" di Parigi. Successivamente Londra, il punk dei The Rakes, l'indie rock dei Klaxons, conosciuti, assaporati e portati direttamente sulle passerelle di Dior Homme, dove a sfilare era il sound british, talvolta malinconico, talvolta strong: le collezioni del 2005 erano ipotetici costumi di scena per vere band.
#4 Il falso "addio alla moda"
Dopo l'addio plateale da Saint Laurent nel marzo 2016, Hedi Slimane pareva volersi dedicare completamente all'altra sua grande passione: la fotografia. Fin da quando aveva 11 anni il futuro designer realizzava scatti in bianco e nero e li stampava da solo, immaginandosi giovane reporter di Le Monde. L'anno scorso dunque, rifugiatosi a Los Angeles, come dichiarò al al New York Times, iniziò a chiudersi in questa passione:
"Non ho più scattato foto di moda da quando ho lasciato Saint Laurent in marzo...la fotografia per me c'è sempre stata".
Sembrava voler lasciare il fashion system ed occuparsi di altro, ma si trattava solo di tempo.
#5 Cosa ha fatto durante la sua "pausa"?
Un tempo trascorso immerso nel bianco e nero, come comunica il suo profilo Instagram o le sue fotografie scattate per un archivio personale tra la California, Parigi, Barcellona. Quindi la risposta alla domanda è sola una, che contiene però all'interno un mondo, un bagaglio di passioni, ispirazioni e viaggi: fotografia.