Dallo streetwear orientale al successo parigino di BAPE
L'apertura dello store ha contribuito alla diffusione in Europa del brand giapponese
01 Dicembre 2017
Il noto brand giapponese A Bathing Ape, meglio conosciuto come BAPE, nasce nel 1993 grazie al fashion designer Tomoaki Nagao (Nigo). Col passare del tempo, e con l'intervento della I.T Group nel 2011, ha guadagnato sempre più fama e diffusione, non limitandosi mai al solo continente asiatico ma intento a conquistare l'intero pianeta a partire dagli States fino all'Europa.
Lo stile asiatico, negli ultimi anni, sta ottenendo sempre più notorietà grazie ad uno sguardo contemporaneo e futuristico che i principali fashion addicted hanno nei riguardi del design. I capi, gli accessori, le shoes, non sono più volti a sottolineare la silhouette di chi li indossa, essere belli in Giappone e in Cina non conta più. Ciò che veramente importa è avere stile andando oltre le righe, osando con l'over e con l'arte. La concezione di estetica sta diventando sempre più soggettiva.
BAPE non a caso, ha contribuito a questa diffusione, indirizzandola maggiormente verso lo streetwear e adesso il brand dai denti da squalo è diventato un fenomeno di massa sempre più in crescita, quasi inarrestabile. A testimoniarlo è lo store da poco aperto niente di meno che nella magica Parigi. La capitale dell'amore e dell'haute couture infatti ospiterà un negozio A Bathing Apen totalmente in marmo bianco con uno sfondo spoglio per cappellini colorati, T-shirt e felpe. A decorarlo ci saranno le opere di Adam Lister, artista noto per i rendering esagerati di pixel di dipinti famosi.
Una location che fonde al suo interno arte, fashion, streetwear insieme a cultura orientale e occidentale che, mai come prima, risultano così paralleli.
La sfida per i marchi di fascia alta come BAPE è trovare il giusto equilibrio, ha affermato Guillaume Pats, dirigente della Galeries Lafayette a carico della direzione del marchio in Francia.
"Ci appelliamo alla distribuzione limitata. È importante avere una certa scalabilità per poter esistere sul mercato globale, senza andare troppo lontano per non perdere appeal", ha osservato.
Una scalata al successo e alla diffusione del streetwear orientale o un tentativo di superamento della moda occidentale?