Maison Margiela SS18: costruzione, decostruzione e il viaggio
Sulla passerella del Grand Palais di Parigi con in sottofondo annunci aeroportuali
28 Settembre 2017
Sono passati ormai quasi due anni da quando John Galliano, dopo le travagliate vicende che lo hanno portato a perdere il lavoro da Dior, è approdato alla Maison Margiela.
Un ritorno che sembra aver portato equilibrio nella carriera del designer, che, tra le file anonime del team del marchio, ha trovato il bisogno di ridurre gli eccessi, anche e soprattutto di stile, per guardare alla natura, alla costruzione degli abiti.
Galliano ha così iniziato a giocare con i codici minimal e concettuali che hanno reso celebre Martin Margiela, sovrapponendo materiali, epoche e stili, modellando, decostruendo i capi per mostrarne l’ossatura. Come nella collezione SS17, naturale evoluzione di quella Fall 2017 Couture, l’inglese scortica, lacera, reinventa ogni creazione.
Il classico trench color beige è il pezzo chiave da cui partire per raccontare un’idea di glamour inconscio. Questo iconico capo outwear spogliato delle sue parti si trasforma in abito bustier, viene ornato di piume o, lasciato orfano di ogni elemento, resta puro scheletro. Hanno lo stesso destino decortiqué la tee oversized ridotta a una gabbia di piumaggio, la giacca da cavallerizza che rinasce come bustier, i jodhpurs trasformati in shorts, gli abiti dorati costruiti con la lavorazione plissé soleil, quelli di organza che si sovrappongono uno all’altro creando petali di trasparenze o la gonna a pieghe con i lati aperti che rivelare una serie di etichette identificative di bagagli.
Perché oltre a decostruzione e ricostruzione, l’altro tema ispiratore della collezione è il viaggio.
Sulla passerella del Grand Palais di Parigi, con in sottofondo una colonna sonora composta da annunci da aeroporto, le modelle vestite da Galliano, sono donne emancipate, easy, globetrotter abituate a sfruttare al meglio ogni momento per prendersi cura di loro stesse, dotate di un glamour atipico fatto di elementi inconsueti, di teli di spugna, Glam Slam aka borse a forma di cuscino, targhette dei bagagli che spuntano ovunque, mascherine da notte e cuscini cervicali.