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Jacquemus SS18: 'La Bombe'

La visione idilliaca che un figlio ha della madre che amava

Jacquemus SS18: 'La Bombe' La visione idilliaca che un figlio ha della madre che amava

La settimana della moda parigina, l’ultima serie di una lunga serie di abiti dedicati alla SS18, inizia con la sfilata di Jacquemus SS18.

Il bel Simon Porte porta in passerella un omaggio alla madre persa in un incidente d’auto a soli 42 anni, quando il designer era ancora adolescente e lo fa attraverso una collezione solare, calda, sexy, gioiosa.

Ecco tutto quello che dovete sapere sulla SS18 di Jacquemus. 

The set

Un post condiviso da SIMON PORTE JACQUEMUS (@jacquemus) in data:

 

Per la prima volta nella storia, il museo Picasso a Parigi apre le sue porte ad evento fashion. Che sia un riconoscimento del talento di Simon Porte?

Forse. Lo è sicuramente la presenza nel front di un’icona della storia della moda come Pierre Cardin, che insieme a Emily Ratajkowski, Caroline de Maigret, Jeanne Damas ed altre it-girl francesi, aspetta di vedere lo show.

 

The collection

«Stavo guardando una fotografia di mia madre che attraversa il porto una estate. Aveva una sciarpa intorno alla sua testa, e questi orecchini in ceramica e un pareo legato intorno a lei. Era sempre sorridente e felice. Non credo di aver mai visto mia madre più bella che nelle serate dopo la spiaggia, e probabilmente quando era innamorata. (o nelle) serate in cui andavamo a passeggiare intorno al porto, passando al fianco di negozi di souvenir pieni di orecchini, ceramiche, parei e cerchietti».

È quest’immagine descritta con amorevole nostalgia dal designer il punto di partenza per “La Bombe”, l’ultima collezione presentata da Jacquemus.

Per questa nuova serie di creazioni Porte lascia da parte le costruzioni troppo artificiose e abbraccia colori caldi e forme morbide e asimmetriche, conservando come sfoggio della sua bravura tecnica un unico elemento: il drappeggio. Le camicette sono semplici; i mini abiti da cocktail e le maglie monocolore abbracciano il corpo come farebbe un tee indossata dopo una nuotata sulla pelle bagnata; le gonne a tulipano annodate; gli abiti prendisole basici; i pantaloni al polpaccio; i top si indossano con nuove versioni di sarong annodati sui fianchi. Completano i look gli orecchini spaiati, gli enormi cappelli in paglia con la tesa larga, le calzature con i tacchi futuristi.

Alla fine della sfilata resta un certo calore, la visione idilliaca che un figlio ha della madre che amava e ha perso troppo presto, un ricordo che il tempo ha filtrato attraverso il sole, il mare, la mitologia del sud della Francia, ma anche altro. Resta una collezione interessante nella sua naturalezza, sensuale, carica di, più o meno, di inconsapevole eleganza.

Una cosa in cui i francesi restano inarrivabili.