Virgil Abloh spiega la collezione di Off-White x Nike “The Ten”

Manca ormai poco a sabato 9 settembre, quando le prime cinque pair della collezione “The Ten” di Off-White x Nike (Air Jordan 1, Nike Blazer, Nike Air Presto, Nike Air Max 90 e Nike Air VaporMax) arriveranno nei negozi e, per celebrare il progetto, in questo giorni a NYC si sta svolgendo Nike Off Campus, una serie di discussioni e laboratori che esploreranno le idee e le soluzioni di design che hanno portato alla creazione della capsule collection di Virgil Abloh x Nike.

Ieri mattina ad inaugurare l’evento è stato proprio il designer amico di Kanye West, che, insieme al Nike VP of Footwear Design, Andy Caine, ha parlato del suo lavoro per “The Ten”.

Ecco i punti più interessanti.

#1 Starting point

"Ho concepito l’intero progetto come un passaggio di testimone, dedicando il giusto spazio all’innovazione ma con l’aggiunta di uno strato di lifestyle. Queste scarpe sono icone, sono trascese in un altro spazio, e questo progetto è stato in qualche modo un evidenziare quell'attaccamento emotivo a questi oggetti, che altro non sono che le cose che metti ai piedi, e dargli una seconda vita grazie alla quale guardandole nel 2017 e possiamo capire quanto fossero importanti nel passato".

#2 Jordan’s effect

Parlando dell’ispirazione dietro a “The Ten”, Abloh racconta:

"Gli anni dell’adolescenza sono una sorta di 'fondamenta' per la versione adulta di te stesso... Vivevo un’ora fuori di Chicago e Michael Jordan era il mio superman".

Nessun piano particolare, l’approccio di Virgil alla collezione è naturale come quello di un teenager.

#3 You snooze, you lose

"Io lavoro fondamentalmente 24/7…Quando qualcuno dorme, qualcun altro sta lavorando. Ho elaborato questo metodo per essere in contatto con tutto il mio team in una chat di gruppo su WhatsApp e mi dà la possibilità di condividere in tutti i fusi orari, nuove idee appena vedo qualcosa.
Ad esempio, quella scarpa [Air Jordan 1] in origine era tutta bianca. Ero all'aeroporto di Newark e ho visto qualcuno con indosso un paio di Dunks bianche, e non riuscivo a capire la differenza. Ho pensato 'Emergenza. La Jordan ha bisogno di avere il colorway di Chicago'. Quella scarpa sarebbe stata una sorta di scarpa bianca anonima".

#4 Nike’s open mind

Virgil ringrazia Nike per essere completamente aperta alle sue idee, anche quando entrò in ufficio con un coltello X-ACTO e voleva tritare un paio di scarpe.