Opening Ceremony e Byronesque insieme per #FashionPorn

"Qual è la differenza tra sesso e moda?
Non ce ne è molta. Dopo tutto, il tuo corpo va “dentro” gli abiti: tocca ogni parte di te, accarezza la pelle, ti accarezza, e quando si trova qualcuno che ti piace (un designer, un amante) gli resti avvinghiato per anni".

Così si legge tra le note che accompagnano l’annuncio del nuovo progetto tra Opening Ceremony e lo store di luxury vintage Byronesque, sottolineando lo stretto rapporto tra moda e sesso, fil rouge del decennio ‘90s che unisce l’estetica del periodo, dalle pubblicità di Gucci ai capi sexy di Helmut Lang.

Insieme, il marchio americano e lo store vintage lanciano, per la seconda volta (la prima si era svolta a Parigi), #FashionPorn, una serie di eventi pop-up dedicata agli anni ’90 nei quali saranno in vendita più di 300 pezzi cult, tra cui rari Helmut Lang, Raf Simons, Balenciaga by Nicolas Ghesquière e pezzi archivistici dall’esplicito brand Vexed Generation. Inoltre ci sarà un’intera sezione dedicata a pezzi vintage Maison Martin Margiela come un grembiule semi Couture (SS1997), un gilet con le spalline semi Couture (SS1997), un piumino (AW1999-00) o un top-guanto (SS2001).

Tutti i singoli pezzi sono stati fotografati da big come Mark Borthwick, Paulo Sutch e Juergen Teller, solo per citarne alcuni.

"Questa è forse la migliore collezione che abbiamo mai avuto" - ha commentato l’amministratore delegato di Byronesque Gill Linton - "Gli anni ‘90 sono stati l’ultimo periodo in cui la moda era al top creativo e, mentre questo sta cominciando a cambiare, noi continuiamo a pensare che sia essenziale sostenere la sfida creativa di questi importanti designer d’epoca e la cultura che hanno creato".

Il negozio OC di New York ospiterà oggetti scelti non solo per designer, ma anche per il loro significato nella storia della moda.

Chi visiterà il flagship in 35 Howard St, aperto dall’8 al 23 luglio, si troverà di fronte alle immagini iconiche che hanno plasmato non solo i movimenti estetici del periodo, ma anche la nostra memoria collettiva di questi designer e l’epoca da cui provengono.