Give me five: the best 5 moments of Milan Men's Fashion Week SS18
Milan Men's Fashion Week
20 Giugno 2017
Righe e stampe, fiori e colore, comics e sportswear, surfers, samurai contemporanei e dandy dallo stile dégagé.
L’uomo della SS18, secondo gli stilisti della Milan Men's Fashion Week, sceglierà capi basici, come shorts, k-way, tute da ginnastica e jumpsuits (per Prada il vero must di stagione) e li declinerà, osando, con stampe di palme, cocktails, righe multicolor, comics illustrati e fantasie vivaci. E se la moda presentata nella settimana londinese guardava al futuro con paura e diffidenza, ipotizzando scenari oscuri, quella italiana racconta una realtà diversa, fatta di leggerezza, ironia e allegria.
Curiosi? Ecco le cinque collezioni più interessanti per nss.
Prada
Miuccia Prada usa la sua collezione SS18 per raccontare questa dualità.
"Mi trovo tra due poli", racconta la designer di Prada, "Da una parte c’è la realtà virtuale che ci immerge in un flusso incessante di storie e informazioni. Dall’altra, mi è sorto un nuovo pensiero, quasi un'ossessione: i fumetti. Non li ho mai letti prima ma ho iniziato a interessarmi all'argomento per un motivo che ho scoperto solo in seguito. Queste illustrazioni forniscono frammenti di storie, proprio come la virtualità, ma con una connotazione molto più umana. Il tratto a matita, la dinamica con cui vengono creati, sono l'esatto opposto della virtualità. Ho pensato una collezione così, qualcosa di profondamente umano, qualcosa che si possa descrivere con il semplice tratto di una matita".
Questa indagine sulla convivenza tra umano e tecnologico si trasforma in tessuto, cuciture, tagli. Diventa una proposta di abiti concreta fatta di cappotti sartoriali, tute da lavoro (nuova ossessione della signora Miuccia) e bomber di nylon, pantaloni fermati da un velcro alla caviglia, cardigan di lana pesante, camicie di cotone, completi giacca e pantalone in colori pastello, shorts portati con i calzettoni alti al ginocchio e sandali ai piedi.
Dalla sala della sede di via Fogazzaro ai capi della collezione, tutto è un foglio bianco sul quale disegnare una storia, una graphic novel illustrata dal belga Ollie Schrauwen e il taiwanese-americano James Jean, nella quale i protagonisti non sono supereroi, ma scimmie spaziali robotizzate con occhi laser, paesaggi urbani abbandonati, cieli di periferia, formiche giganti che sembrano uscite da una sci-fi story degli anni ‘50 e personaggi alienati che indossano cuffie VR.
Marni
Tra sentimento e surrealismo, dolcezza e pacata eccentricità dal sapore parisienne, le forme diventano morbide e avvolgenti; i pantaloni ed i trench ampi e voluminosi; i capispalla sono spioventi; le chiusure asimmetriche e i tagli vivi; le lunghezze e le proporzioni sono alla ricerca di un equilibrio; le camicie si sovrappongono; i completi gessati da ufficio si portano con «cravatte sbilenche» e fanno il loro esordio pettorine con le immagini di volti e animali selvatici disegnate per l’occasione dall’artista Magdalena Suarez.
La magia dell’infanzia avvolge ogni pezzo di questa collezione per la SS18, delineando i tratti di una figura scomposta, sgualcita ed allo stesso tempo romantica e raffinata.
Sunnei
Via Camillo Hajech 27, Milano.
Nei corridoi di un Liceo Artistico, Loris Messina e Simone Rizzo presentano la nuova collezione maschile di Sunnei.
Le premesse? L’ispirazione arriva dal presente, dai ragazzi che ci circondano, dal loro stile, dalla loro attitudine, da quell’idea di libertà che li accompagna. Il risultato è una serie di capi ripensati in chiave streetwear, fatta di materiali contemporanei ma vicini alla tradizione sartoriale, con completi stampati che sembrano pigiami; t-shirt con l’immagine di Tom Anderson (il fondatore di MySpace); pantaloni baggy; camicie da boowling decorate con bicchieri di martini e piña colada; abiti di cotone con stampe a righe e completi color rame o argentati.
La collezione SS18 di Sunnei è giovane, fresca, racconta la gioia e la libertà dell’ultimo giorno di scuola.
Palm Angels
Con Black Sun, l’ultima collezione disegnata per Palm Angels da Francesco Ragazzi ci porta in viaggio attraverso una California 3.0.
Nelle sue mani la cultura surf dello stato U.S.A. si allontana dallo stereotipo easy e solare dell’epoca ‘60s e dei Beach Boys, incorporando uno spirito ribelle, adombrato dal ricordo della Op Pro Riot quando nel 1986 sulla spiaggia di Huntington, durante un’importante gara di surf, un gruppo di uomini esortò alcune signorine in bikini a spogliarsi, innescando una rivolta con auto distrutte, locali pesantemente danneggiati, incendi e cariche della polizia in assetto antisommossa.
Con queste immagini negli occhi, in uno spazio industriale riempito da camion carichi di sabbia, si alternano i modelli di Palm Angels. Indossano tute colorate, pantaloni oversized di nylon, felpe col cappuccio e maniche stile kimono, k-way stampati, giacche fermate in vita da fibbie dal mood industrial.
È una gang di surfer arrabbiati, ribelli, ma, nonostante questo multicolor, ricoperti di palme, strisce e un venature di speranza. Da evidenziare la collaborazione per una capsule collection con il marchio swimwear Sundek, che include pantaloni, shorts e gonne in nylon, caratterizzati dalle tipiche strisce arcobaleno di Sundek.
Damir Doma
Con lo show milanese co-ed dedicato alla SS18 sia allontana dal suo caratteristico mood gotico per abbracciare uno stile più urban e street grazie anche alla capsule collection in collaborazione con Lotto.
Il designer introduce il colore, tocchi di lilla, senape e verde brillante; stampe floreali e jacquard ispirati ai mosaici marocchini. Pezzi athleisure come polo, tute e giacche a vento convivono con maglie in jersey, denim patchwork, lunghe camicie in seta, trench simil parka e giacche cucite come corsetti. Quella presentata durante l’ultima Milano Fashion Week è una collezione che celebra il viaggio esplorando il tema della diversificazione mixando stili, colori, stampe e tessuti differenti, così come eterogenei sono i modelli che li indossano. Damir Doma vuole realizzare una linea nella quale il pubblico possa identificarsi, capi veri per persone vere e, per sottolineare questa intenzione porta in passerella amici provenienti da diversi mondi: giornalisti di moda, artisti, designer, make up artist e musicisti come il nuovo talento del rap italiano Ghali.