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Anatomia di un giovane rapper: Sfera Ebbasta

Lo stile del rapper milanese come simbolo del suo riscatto personale

Anatomia di un giovane rapper: Sfera Ebbasta  Lo stile del rapper milanese come simbolo del suo riscatto personale

Sfera Ebbasta, all'anagrafe Gionata Boschetti, non ha bisogno di presentazioni. Il rapper di Cinisello Balsamo – ma per tutti i suoi fans “Ciny” – ha da poco concluso il suo primo tour europeo che lo ha portato in giro per le principali città d'Europa, sancendo il suo successo anche al di fuori del Bel paese. In casa, invece, gioca facile: dopo una lunga serie di date italiane – con più di quaranta shows sold out –, Sfera Ebbasta ha definitivamente conquistato l'appellativo di Trap King che si merita.

Che vi piaccia oppure no, il bravo ragazzo dei quartieri di Cinisello ha davvero dato una svolta alla scena musicale italiana. Che sia stato lui il primo a portare la Trap in Italia questo non lo sappiamo con certezza, ma sicuramente Sfera Ebbasta e il suo amico–producer di fiducia Charlie Charles hanno portato sotto i riflettori il nuovo genere musicale e dato una ventata d'aria freschissima alla musica italiana, aprendo anche la strada ad altri rapper colleghi.

Beat pazzeschi e testi che parlano delle difficoltà della vita nel quartiere, inclusi gli immancabili topic da rapper quali soldi, sesso e droga – in particolare la celebre Purple Drank –, hanno lanciato Sfera Ebbasta verso il successo. Tuttavia, nonostante i soliti clichés che questo genere musicale spesso richiede, nei testi di Sfera Ebbasta possiamo intravedere un certo ottimismo e messaggi positivi verso i suoi fans. Soprattutto nel suo secondo, omonimo album – il primo sotto major –, il rapper sembra riflettere sul suo successo, sulla sua nuova vita e sugli sforzi che ha impiegato per arrivare dove è ora. Abbandonate le tematiche della droga e del quartiere, Sfera Ebbasta parla apertamente, e sinceramente, a tutti i suoi fans, e a tutti i suoi haters, dimostrando come il duro lavoro e la determinazione possono aiutare a realizzare i propri sogni.

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Perché vi dico questo? Ci arrivo subito: come per ogni artista, soprattutto musicisti, l'abbigliamento è il secondo mezzo per esprimere i propri pensieri. E Sfera Ebbasta non fa eccezione. I suoi outfits eccentrici, quasi pacchiani, sembrano urlare “Hey, ce l'ho fatta anch'io”. Una specie di riscatto personale espresso anche attraverso gli abiti che indossa, come una rivincita sulla vita che non gli ha dato molto e che invece, adesso, sembra aver preso una nuova strada.

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Ecco allora che Sfera Ebbasta sfoggia tutti i marchi più hot che si addicono a un rapper: Supreme, Palace, adidas Originals, Nike, Stone Island, VLONE e tutto quello che è più figo al momento. Immancabili anche capi di alcuni marchi di lusso, come Gucci, Versace e Vetements, e accessori sfarzosi in abbondanza per completare il look.
Non sorprende che Sfera Ebbasta sia stato preso sotto l'ala protettrice di Marcelo Burlon e ancor meno il fatto che Nike lo abbia scelto come volto per alcune collaborazioni, come l'evento Future Forward Milan per celebrare le Air Max 97 o il lancio delle Air VaporMax, che ha visto il rapper nei panni di un astronauta in missione nello spazio.

E come un rapper che si rispetti, anche Sfera Ebbasta ha la sua personale linea d'abbigliamento, BHMGBillion Headz Money Gang –, ormai merch ufficiale del rapper che ogni suoi fan può indossare per sentirsi un po' come il loro idolo e, chissà, magari avere anche la stessa fortuna.