Zoom In - a focus on Prada Resort18 sneakers
Sportswear, memorie adolescenziali e futurismo, tutto in un'unica scarpa
09 Maggio 2017
“Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che Prada”.
Questa è la frase che mi salta in testa ogni volta che Miuccia Prada presenta una nuova collezione. Una bellezza concettuale che spesso sfiora lo stravagante, che veste donne forti e con una buona dose di sense of (self)humor, pronte ad affrontare ogni momento della loro giornata, della loro vita. Una bellezza squisitamente femminile - come vuole il largo uso di gonne fluttuanti, abiti da principessa e il rosa, tanto rosa - ma mai frivola, anzi, quasi politicizzata, come fosse il simbolo della donna che non ha paura di essere se stessa in un mondo di uomini.
Tutto questo è ben rappresentato dalla collezione Resort18 di Prada, nello specifico dalle sneakers apparse ai piedi delle modelle durante la sfilata tenuta all'Osservatorio Prada. Si sa, le scarpe sono sempre state la ciliegina sulla torna delle collezioni di Prada e anche queste non fanno eccezione. Impossibile non restare catturati da quelle scarpe massicce caratterizzate da strappi in velcro - quasi una versione ibrida e modaiola di un sandalo estivo per fare trekking -, da dettagli in gomma e tessuto tech con la suola “bombata” e strappi alla caviglia. Le sneakers di Prada uniscono il futurismo a cui guarda la collezione con i richiami a vibrazioni Novanta/Duemila.
Inoltre, si tratta di un accessorio, la sneaker, ancora di forte tendenza e amatissimo dalle donne, che devono correre per la città, destreggiarsi tra mille impegni, ostacoli e appuntamenti dell'ultimo minuto.
Realizzate in nero, grigio, beige e bianco, e decorate con dettagli pastello, queste sneaker ci ricordano un po' i nostri anni del liceo, quando abbinavamo scarpe con la doppia suola in gomma a gonnellino sfiziose e T-Shirt basiche. Ricordi avidamente conservati nel nostro armadio e che oggi rivediamo in queste sneakers, che ci fa sorridere ripensando alla ragazzina che è in noi.
E in questo, Prada, sembra conoscerci meglio di quanto pensiamo.