La donna dietro Maison Martin Margiela
Jenny Meirens e l'inizio del mito Margiela
07 Febbraio 2017
Ieri sera T Magazine The New York Times Style Magazine ha pubblicato uno splendido articolo su Jenny Meirens - la superstar invisibile del mondo della moda - e della sua potente quanto fondamentale collaborazione con Martin Margiela. Il testo completo, che trovate qui, merita una attenta lettura ma, nel frattempo, ripercorrete con noi i momenti salienti della nascita di Maison Martin Margiela - ripresi dal testo di Susannah Frankel - in questo breve testo.
Siamo nel 1983 e vigeva la regola aulica del dress-to-impress quando Jenny Meiers si trova tra le giuria del Golden Spindle Award, una competizione annuale concepita dall'industria tessile belga, ed entra in contatto con un giovane della Antwerp's Royal Academy Of Fine Arts - candidato in concorso - chiamato Martin Margiela.
“For me, it was the best. I had quite a fight with the commision,” she remembers, smiling. “The clothes were inspired by surgeons’ scrubs, the skirts were huge and the shoes beautiful, very strong, a masculine upper with a low, heavy heel.”
Non soddisfatta dalla scelta della giuria di premiare Dirk Van Saene al posto del giovane Margiela, Meirens offre al precoce talento l'opportunità di vendere la sua collezione all'interno di Crea, il pionieristico negozio gestito da Mariens in persona situato al centro di Brussel. All'interno di Crea, Jenny presenta e vende le creazioni di stilisti emergenti come Yohji Yamamoto e Claude Montana esposti non per brand name bensì per sfumature cromatiche, proponendo una futuristica alternativa allo stile jolie madame - all'epoca molto popolare.
Un anno dopo il folgorante incontro con Margiela, la donna decide che è arrivato il momento di aprire il primo negozio Comme des Garçons del Belgio e si reca in Giappone per incontrare Rei Kawakubo.
“I was totally dressed in Margiela, including my shoes,” says Jenny. “She (Rei) was looking at me and saying nothing until, in the end, I said: ‘What do you think of my clothes?’ And she said: ‘I like your shoes a lot.’ And she ordered a pair. I went back to my room and called Martin in the middle of the night. ‘Martin, I sold a pair of your shoes to Rei Kawakubo.’ Of course, he was so happy.”
La collaborazione tra Meirens e Margiela continua in sordina fino al 1988 quando Martin in persone decide di lasciare la sua posizione da Jean Paul Gaultier per dedicare anima e corpo al nuovo progetto Maison Margiela.
“We felt ready to start a fashion experience together, our fashion house that would become Maison Martin Margiela,” Martin says. “We shared ideas back and forth for a whole year, she on structuring the strategy and I on inventing the style of the collections.”
Il lavoro della prima vera talent scout del fashion system per Maison Margiela continua imperterrito fino al 2003 con il suo pensionamento, dopo aver portato l'ormai iconica Maison il più in alto le fosse possibile.