L'Altro Sguardo racconta 50 anni di storia al femminile
@ La Triennale di Milano
05 Ottobre 2016
È dal 1839 che un numero sempre crescente di donne si cimenta nel campo della fotografia, ma, come è purtroppo accaduto per altri settori, è stato soltanto recentemente, durante gli anni 60, che la presenza di fotografe e fotoreporter donne è diventato un fenomeno più massiccio, tanto da non poter più essere eluso.
La Triennale di Milano rende ora omaggio a tutte le fotografe che, dagli anni 60 ad oggi, hanno fatto della pellicola il loro medium di espressione e che attraverso i loro scatti hanno raccontato momenti cruciali di un cinquantennio di storia italiana, fra cambiamenti politici, tecnologici ed estetici. Il tutto in una chiave personalissima, in cui vissuto quotidiano ed esperienza personale entrano spesso in collisione con la storia collettiva del nostro paese, per portarne allo scoperto piaghe e dinamiche sociali – dai delitti della mafia alle lotte operaie e studentesche, dalle disastrose condizioni dei manicomi alle manifestazioni femministe.
Allestita seguendo un ordine prettamente cronologico, la mostra si snoda in quattro sezioni, dando vita ad un percorso che ci porta alla scoperta dei temi nevralgici della fotografia e del reportage fotografico ‘al femminile’.
La prima sezione è dedicata proprio al reportage e a tematiche di denuncia politico-sociale: balziamo, così, dal salotto di Luisa Spagnoli a Roma in cui Elisabetta Catalano ritrae un giovane Andy Warhol e dagli ambienti colti frequentati da Umberto Eco e Inge Feltrinelli immortalati da Carla Cerati, a serie dai toni più forti e critici, come I Travestiti (1965-71) di Lisetta Carmi e il reportage sugli ospedali psichiatrici italiani, Morire di Classe, della stessa Cerati, fino ad arrivare a Omicidio Piersanti Mattarella 6 gennaio 1980, documentato da Letizia Battaglia.
La seconda sezione stringe invece il focus sul femminismo, portando l’esempio di fotografe che hanno fatto della fotografia un mezzo di demistificazione del sessismo. Fra queste, l’esempio delle sarcastiche fotografie della serie Myths and Cliches, Fotoromanzi di Nicole Gravier, volte a sfatare, estremizzandoli, i preconcetti sull’allora chiamato ‘sesso debole’.
La terza sezione prende poi in esame quella nuova generazione di fotografe che negli anni 90 ha iniziato a portare al centro temi legati all’identità e alla rappresentazione delle relazioni affettive. La quarta, infine, si concentra sull’erosione dei confini fra arte e fotografia, un fenomeno nato attorno agli anni 60 con la Pop Art e maturato negli anni 2000.
L'Altro Sguardo comprende 150 fotografie e libri fotografici provenienti dalla Collezione Donata Pizzi, e inaugura oggi presso La Triennale di Milano, dove sarà in mostra fino all’8 Gennaio 2017.