Botticelli Reimagined
@ V&A Museum
22 Marzo 2016
Londra celebra Sandro Botticelli. Il Victoria & Albert Museum dedica al pittore Botticelli Reimagined, una mostra, inaugurata questo mese e visitabile fino al 3 luglio 2016, che presenta oltre 50 opere originali e circa 150 reinterpretazioni di artisti tra dipinti, moda, cinema, disegno, fotografia, scultura e stampe.
Qualche nome? William Morris, Dante Gabriel Rossetti, Robert Rauschenberg, René Magritte, Elsa Schiaparelli, Andy Warhol e Cindy Sherman. Il progetto, curato da Mark Evans e Ana Debenedetti, è un viaggio nella storia dell'arte che conferma l'impatto straordinario che i lavori di Botticelli - in particolare Nascita di Venere - hanno avuto sui suoi successori.
Ecco 10 notizie e curiosità da sapere sul pittore fiorentino e sulle sue opere.
#1 La fama è imprevedibile. Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, meglio noto come Sandro Botticelli, nasce a Firenze nel 1445 e diventa pittore. Il suo stile bidimensionale, il talento nel mescolare bellezza con ricerca filosofica, la particolare fisionomia dei personaggi e la protezione della famiglia Medici gli garantiscono il successo fino alla sua morte, nel 1510. Un po' alla volta il suo nome si perde in un oblio lungo 300 anni. A metà del 19° secolo Botticelli viene riscoperto dai preraffaelliti, grazie a un saggio di Walter Pater, che ne riconoscono l'importanza, incoronandolo pioniere del primo Rinascimento. Il talento, il gusto estetico e i quadri dell'artista italiano restano ancora oggi iconici, tanto che la sua influenza ha oltrepassato i confini della pittura espandendosi nel cinema, nella musica, nella letteratura e non solo.
#2 Sandro loves Venere. Alcuni giurano che Botticelli fosse omosessuale. Altri che abbia dichiarato che non si sarebbe mai sposato e che la sola idea gli facesse venire gli incubi. Un terzo gruppo sostiene che fosse innamorato della sua Venere o meglio colei che l'avrebbe ispirata: Simonetta Cattaneo Vespucci, considerata la più bella donna del Rinascimento. La leggenda racconta che il pittore abbia chiesto di essere sepolto ai suoi piedi di Simonetta nella Chiesa di Ognissanti. Cosa realmente accaduta quando morì nel 1510.
#3 "Se Botticelli fosse vivo oggi avrebbe lavorato per Vogue" Peter Ustinov. I soggetti femminili dell'artista fiorentino incarnano una bellezza ideale, dalle forme morbide, le spalle strette, le braccia allungate e i capelli lunghi e morbidi. Il suo pennello, come un arcaico Photoshop, modifica il corpo della donna per inseguire un'estetica precisa. Non appare strano perciò che stilisti come Elsa Schiaparelli, Dolce & Gabbana o Fyodor Golan si siano ispirati ai suoi lavori.
#4 Botticelli on screen. Anche il cinema è rimasto affascinato da Botticelli. Ricordate Ursula Andress che emerge dall’acqua in bikini stringendo una conchiglia nel film di Bond Dr. No? O una giovane Uma Thurman versione Venere in The Adventures of Baron Munchausen di Terry Gilliam?
#5 Isadora Duncan's Spring. «Ne ero innamorata […] rimasi là finché non vidi effettivamente i fiori dipinti sbocciare, i piedi nudi danzare, i corpi muoversi, fino a che un angelo di gioia non venne a visitarmi e allora pensai: danzerò questa immagine trasmetterò agli altri questo messaggio d’amore, di primavera e di vita che ho ricevuto con tanta emozione. Ed è la mia danza che darà loro quest’estasi». Così la celebre ballerina Isadora Duncan racconta le sue emozioni di fronte alla Primavera del Botticelli, visione che le aveva dato conferma del bisogno di tornare a contatto con la spiritualità pagana nella danza.
#6 From Magritte to Sherman. Le immagini di Botticelli sono talmente radicate nella cultura contemporanea da essere oggetto di svariate reinterpretazioni. Qualche esempio? In Declaration of the Indipendence of the Imagination and The Rights of the Man to His Own Madness Salvador Dalì invita a rompere la sacralità delle icone artistiche creando un ibrido tra Venere e un pesce. René Magritte in Le bouquet tout fait incorpora un frammento della Primavera sulla figura di un uomo con la bombetta. Andy Warhol dedica alla Venere una serie di serigrafie pop, il cinese Yin Xin in un quadro del 2008 la reinterpreta con gli occhi a mandorla, mentre David LaChapelle la trasforma in modella bionda affiancata da due eroi muscolosi. Nella serie Untitled Film Still - precisamente in Untitled #225 - Cindy Sherman si immortala truccata e vestita come se fosse la protagonista di un ritratto di Botticelli.
#7 Lady Gaga as Venus. «La cultura Pop era nell’Arte, ora l’Arte è nella cultura Pop in me». Il messaggio è chiaro. Così Miss Germanotta indossa un bikini di conchiglie e si trasforma in Venere nel video di Applause.
#8 Botticelli on Istangram. Chris Rellas, giovane studente alla Georgetown University, ha oltre 24,000 folower su Instagram grazie alla sua rivisitazione irriverente di dipinti classici. Non poteva mancare Botticelli, qui rappresentato da La Madonna Bardi con borsa Hermès e l'immancabile Nascita di Venere con un pezzo della designer australiana Poppy Lissman.
#9 The iconoclasts. Quando un opera è molto famosa è spesso oggetto di omaggi irriverenti. Il lavoro di Sandro Botticelli non fa eccezione. La più indie? La Venere ermafrodita di Joel-Peter Witkin. Ci sono poi le trasformazioni cartoon di Tomoko Nagao, quelle street di James Rawson e Rip Cronk, quella collage di Lorenzo Castellini. E che dire di Venere versione TheAvengers o Muppets o ancora gatto?
#10 Botticelli in the space. Sulla superficie del pianeta Mercurio esiste un cratere il nome di Botticelli.