La riapertura dei musei di Parigi dopo gli attentati
La resistenza pacifica e culturale
19 Novembre 2015
Gli eventi tragici che si sono susseguiti il weekend scorso - e che hanno visto protagonista la città di Parigi - hanno deviato il corso della vita dei suoi cittadini e di un pò tutti noi, innescando paura e reazioni anche estreme, ponendoci nella condizione di perdere un po' di raziocinio e quella lucidità utile a continuare a svolgere le nostre attività quotidiane (soluzione che potrebbe forse essere la più terapeutica, in un periodo storico come questo).
Presi dall'atto di difenderci, rischieremmo di scivolare nella paranoia e di non vivere bene, facendo poi il gioco del terrorismo che ha proprio questo obiettivo: farci paura, bloccarci, renderci succubi.
Parigi, invece, reagisce e vive ancora, e riparte proprio da ciò che maggiormente dovrebbe radicarsi nella civiltà umana: la cultura. La cultura come mediazione sociale, come incontro fra i popoli; la cultura come simbolo di pace.
Riaprono infatti i principali musei della città: il Musée du Louvre, il Centre Pompidou, il Grand Palais, il Musée du Luxembourg ed il Palais de Tokyo hanno confermato la notizia attraverso i social media.
La rete dei 14 musei civici - tra cui il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris ed il Petit Palais - riprenderà gli orari consueti a partire da domani.
La miglior lotta è continuare a resistere pacificamente senza soccombere al sistema del terrore, ma anche a un nemico più subdolo e silenzioso: la disinformazione.
"Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino"
(Mahatma Gandhi)