PATRICIA URQUIOLA LOUIS VUITTON OBJETS NOMADES
LVNomades
13 Aprile 2015
“Il Nomadismo è per me una condizione di contemporaneità e leggerezza”.
Patricia Urquiola, di origini spagnole, vive e lavora a Milano dalla metà degli anni '80. Nel 1989 si laurea al Politecnico ed in seguito a ciò inizia la sua carriera lavorativa presso numerosi e celebri studi di architettura e di design - tra cui Alessi, Cappellini e Kartell. Nel 2001 fonda la propria agenzia di design e due anni più tardi viene insignita del premio Best System per la sua collezione Fjord.
Patricia Urquiola ha collaborato con Louis Vuitton nella creazione di due oggetti per la linea Objets Nomade: la Swing Chair e lo Stool.
1# Swing Chair
La Swing Chair di Patricia Urquiola è un meraviglioso invito a rilassarsi e dondolarsi nella brezza. La sedia a dondolo si ispira al concept delle borse: due grandi "maniglie" in metallo rivestite in pelle Nomade sostengono un'elegante seduta composta da una rete magistralmente intessuta. Trattenuta da ganci placcati in oro e corda beige, la sedia è sinonimo di comodità e relax.
2# Stool
Da aperto, lo sgabello di Patricia Urquiola ricorda il motivo del fiore Monogram Louis Vuitton - nonché le sedie pieghevoli usate dai pescatori; mentre quando è chiuso ricorda le delicate forme di una borsa pochette. Lo Stool combina eleganza, facilità di trasporto e comfort grazie alla sua struttura in metallo leggero, ricoperta per metà in pelle gialla - con una fodera intessuta a 3D - ganci placcati oro e dettagli in pelle Nomade.
Per quale motivo hai accettato di creare un Objet Nomade per Louis Vuitton?
Per me, Louis Vuitton ha sempre rappresentato un certo savoir-faire francese che significa cultura per la qualità. L’opportunità di creare una collezione che reinterpreta gli oggetti da viaggio del passato di questo marchio è stata davvero di grande ispirazione.
Che cosa significa Louis Vuitton per te?
La mia conoscenza e ammirazione per Louis Vuitton, fonda le sue radici nella ricca storia di produzione di bauli da viaggio personalizzati. I molti bauli realizzati su misura per viaggiatori del mondo sono stati di grande ispirazione e punto di partenza per questi oggetti. La Maison ha sempre rappresentato il meglio nei settori dei beni di lusso e dell’artigianalità.
Come hai lavorato con il savoir-faire Louis Vuitton nei loro laboratori?
E’ stato molto interessante lavorare con un’azienda che presta così tanta attenzione ai numerosi dettagli di oggetti così complessi e che unisce così tante tecniche artigianali per creare prodotti ed esperienze uniche. Visitare i laboratori e vedere gli artigiani creare i vari elementi di questi oggetti con così tanta precisione e passione è stato davvero di grande ispirazione. In una società sempre più industrializzata, è raro trovare aziende che ancora onorano le antiche tecniche artigianali.