Erased
di Eduardo Castaldo, dal 27 Marzo al 19 Aprile, Napoli
27 Marzo 2015
“Erased” significa cancellato, rimosso: dall’attenzione occidentale oserei dire, tutto l’incandescente calderone politico e sociale medio-orientale, viene costantemente rimosso, messo nell’angolo accantonato, si evita di prestare occhio e orecchio a quello che accade e quindi è “erased”.
Proprio per questo atteggiamento di sopravvalutazione del modello occidentale come ideale, e di indifferenza mista a svilimento del modello orientale, le notizie di cronaca, come quelle attuali, quando arrivano, lo fanno con una carica dirompente tra lo stupore generale, e sono devastanti, creano pregiudizio, equivoci, e non ci si chiede con spirito critico “perché?”, ma incessante si diffonde odio e accecante cresce la paura.
Le fotografie di Eduardo Castaldo urlano attenzione, documentano una realtà, ritraggono la passione di un popolo, quello egiziano, e di una piazza che ribolle di orgoglio e di volontà di progresso e giustizia, piazza Tahrir, cuore pulsante del Cairo e della rivoluzione che fu, nel 2011.
Brucia più che mai la ferita degli ultimi eventi terroristici, e questa presa di coscienza, anche se di eventi di qualche anno fa, consentono oggi, attraverso gli scatti di Eduardo Castaldo, di illuminare quel cono d’ombra, dove tutto era “Erased”.
“Erased” di Eduardo Castaldo
In mostra dal 27 Marzo al 19 Aprile
Via dei Tribunali 138, Napoli
A cura di Peppe Tortora