The Edge Effect, la mostra che cerca di definire un nuovo concetto di italianità
L'esibizione curata da Chiara Nonino e Jordan Anderson in spazio Marsèll
05 Novembre 2021
The Edge Effect, è la mostra sull'identità italiana contemporanea in esposizione presso Marsèll dal 11 al 26 novembre 2021, curata da Chiara Nonino, photo editor per Vogue, e Jordan Anderson, direttore creativo ed editor-at-large presso nss magazine. “Edge effect” è un'espressione che in ecologia viene usata per indicare un’area di transizione dove si incontrano, si mescolano e si fondono due ecosistemi diversi con il risultato di un aumento della biodiversità, nonché della densità degli organismi, una metafora calzante per raccontare la realtà che ci circonda e un titolo perfetto per racchiudere il senso della mostra.
Nella tensione tra localismo e globalizzazione, tra esistenza virtuale senza confini e una realtà sociale e politica sempre più frammentata, la pratica artistica sembra diventare il luogo migliore dove riflettere sull’appartenenza a una comunità, e in molti casi definirla. Gli artisti esposti mettono in mostra una nuova idea, fluida, in continuo mutamento, lontana da stereotipi e standardizzazioni, di cosa possa significare essere italiani, in cui frontiere e nazionalità sembrano concetti superati.
Karim El Maktafi, Alba Zari, Vashish Soobah, Marzio Emilio Villa e Kelly Costigliolo, ad esempio, partono dalla storia familiare e dalla quotidianità. Sam Gregg con Riccardo Maria Chiacchio, e Jon Emmony per Del Core scelgono il linguaggio della moda, piegandolo a un uso molto personale. Kamilia Kard e Karol Sudolski mettono a nudo i paradossi delle nostre proiezioni digitali. E Elena Cremona con Isabelle Landicho e Rachele Maistrello dimostrano fin dove possa spingersi lo scambio fra culture. Storie comuni, ma trascurate da un paese che guarda costantemente altrove e troppo spesso alle sue spalle, con lo scopo di creare una nuova idea di comunità.