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Gli Uffizi trasformano un’opera di Michelangelo in un NFT

La versione digitale del 'Tondo Doni' è stata venduta per 140.000€

Gli Uffizi trasformano un’opera di Michelangelo in un NFT La versione digitale del 'Tondo Doni' è stata venduta per 140.000€

La febbre per gli NFT ha preso anche la Galleria degli Uffizi di Firenze, che hanno di recente trasformato l'unico dipinto mai creato da Michelangelo, il celebre Tondo Doni, in un NFT che è stato venduto per 140.000€. La digitalizzazione dell'opera è avvenuta in collaborazione con Cinello, azienda digitale creata da John Blem e Franco Losi, che ha brevettato la tecnologia DAW (acronimo di Digital Art Work), che consente di creare copie digitali 1:1 delle opere d'arte fisiche, rispettando tutti i vincoli e i requisiti del mercato d'arte tradizionale, in primo luogo l'unicità delle opere.

L'NFT del Tondo Doni di Michelangelo è autenticato da un certificato firmato da Eike Schmidt, il curatore degli Uffizi. L'opera non sarà l'unica a essere venduta come NFT, con altri celebri quadri di Raffaello, Botticelli, Leonardo da Vinci, Caravaggio e Rubens che diventeranno altrettante opere digitalizzate. Il museo e Civello si divideranno equamente i proventi. La decisione di trasformare le opere d'arte classiche in NFT servirà, oltre a far dialogare il museo con il mercato dell'arte digitale, anche a recuperare le perdite causate dal lockdown: nel corso del 2020, infatti, i visitatori degli Uffizi sono passati da 4,4 milioni a solo 1,2 milioni.