Le realtà parallele del Reference Festival di Berlino
Com’è andato il progetto di rilancio della Berlin Fashion Week
05 Febbraio 2021
La seconda edizione del Reference Festival, rassegna berlinese sul panorama creativo della città che vuole rilanciare la Berlin Fashion Week, fondata dai Reference Studios di Mumi Haiati e tenutasi quest’anno tra il 21 e il 23 gennaio col tema Navigating Parallel Realities, è stata un perfetto esempio di evento phygital e multidisciplinare. Ai contenuti presentati sulla piattaforma Reference Realities, infatti, si è unito l’evento tenutosi allo Zeiss Major Planetarium con performance di Die Hässlichen Vögel, mentre in collaborazione con Carhartt WIP, l'etichetta PAN di Bill Kouligas ha presentato Anne Imhof & Eliza Douglas, Act 1 di MJ Harper & David Jainz di Stefano Pilati in Random Identities, Pan Daijing e Amnesia Scanner il cui show è stato arricchito dagli effetti collaterali di Freeka Tet; uno nella sede stessa di Reference Studios, trasformata in una galleria d'arte nell’hub culturale di Schoeneberg e anche un’installazione mobile di 032c – un camion con uno schermo a LED che ha fatto il giro della città.
La mostra nella sede di Potsdam dei Reference Studios ha incluso una selezione di sculture di Tobias Spichtig per Balenciaga, il lancio di un tavolino collaborativo del duo di design di mobili Chapel Petrassi x Mowalola, un edit dell'archivio Helmut Lang di Endyma a cura di Michael Kardamakis, un'installazione interattiva del collettivo creativo Treffpunkt, un'esclusiva proiezione cinematografica del COLRS del designer emergente PunkZec e anche la presentazione di un abito da studio creativo contemporaneo acteTM in collaborazione con Sucuk & Bratwurst che è stato creato per l'evento. Nel contesto del Reference Festival si è anche tenuto lo show FW21 di GmbH.
Reference Festival si è inoltre chiuso con l'annuncio di un premio per i talenti emergenti in partnership con Slam Jam, che sarà presentato con ulteriori informazioni e l'introduzione del suo comitato completo nelle prossime settimane. Slam Jam offre un programma di incubatori, mentre Reference Studios si oocuperà del PR del vincitore. Il premio vuole mettere in evidenza voci sottorappresentate, non è richiesta alcuna laurea o anche istruzione formale per entrare. Un approfondimento sul premio e sul contesto in cui è stato creato è stato il tema al centro di diversi panel talk, che hanno visto protagonisti, fra gli altri, Hans Ulrich Obrist e Honey Dijon.