Tore Cheung
27 Ottobre 2011
Tore Cheung è un bizzarro artista con base ad Hong Kong. Bizzarro perchè utilizza un nome scandinavo solo per come risulta visivamente stampato sulla carta e perchè ama il suo significato in inglese, quello ''stracciare'' così isterico che egli stesso infligge ai suoi disegni quando non gli vanno giù. Non è esattamente un pittore nè propriamente un semplice illustratore. è un abile personalità capace di sintetizzare le sue passioni in prodotti artistici ibridi non per incertezza sulla loro natura, ma per l'impossibilità di limitarne nominativamente i confini. Meno di trent'anni e già un'agenda fitta di impergni: è passato dal disegnare stampe per t-shirt con il marchio Daydream Nation a realizzare schizzi per la loro collezione donna, toccando collaborazioni musicali e teatrali che hanno dato immediata visibilità ai suoi lavori, soprattutto grazie al passaparola mediatico tra i vari blog e siti di settore.
A noi piace perchè le sue immagini sono un tumulto di colori vibranti, strane creature dai volti drammatici, sangue, lacrime e carte da parati a fiori, ma sempre con una forte dose d'ironia e di leggerezza, dove l'ammiccamento seduttivo diventa parodia di se stesso. Ma lo amiamo anche perchè è uno dei pochi artisti asiatici ad essere rimasti lì dove sono nati, a non essersi lasciato corrompere dal fascino dell' Occidente e dalla ricerca di fortune facili in terre lontane in cui la creatività è sensibilmente più libera ed apprezzata.
Lo stesso Tore ha definito l'arte come qualcosa che ha a che fare con il desiderio di ciascuno, personale, nuda e violenta com'è. Una sorta di istinto da assecondare, una forma di onestà verso l'osservatore. Se il ragazzo continua a seguire il suo istinto, ne avrà di storie da raccotare. E pensate che ha iniziato realizzando illustrazioni per un magazine locale distribuito nei centri estetici.