La polizia di Dubai userà il CyberTruck come nuova auto di pattuglia
Un render del CyberTruck customizzato è apparso di recente su Twitter
22 Novembre 2019
UPDATE 22/11/2019: La cattiva figura della presentazione non sembra aver fermato il CyberTruck di Tesla. Due giorni fa il numero di pre-ordini per il veicolo è arrivato a un quarto di milione. Fra gli acquirenti c'è anche la Polizia di Dubai che lo includerà nella propria dotazione a partire dal 2020 e lo ha annunciato sul proprio canale Twitter ufficiale. La polizia di Dubai è abituata a usare autopattuglie di lusso: fra i precedenti modelli in dotazione c'erano la Porsche 918, la Lamborghini Aventador e la Bugatti Veyron. In un'intervista rilasciata al giornale Arabian Business, il Generale Maggiore Abdullah Khalifa Al Marri ha svelato che il Cybertruck sarà usato nelle zone più turistiche come il Burj Khalifa, il La Mer, la Jumeirah Beach Residence, e lo Sheikh Mohammed Bin Rashid Boulevard.
Durante la presentazione, Musk aveva annunciato che la produzione dell'auto sarebbe iniziata nel 2021. Risulta poco chiaro, dunque, il motivo per cui la data annunciata dal post Twitter sia 2020. Si potrebbe presumere che il governo degli Emirati abbia stretto un accordo con il miliardario per una produzione anticipata. Ma non ci sono ancora notizie certe.
شرطة دبي - 2020 - Dubai Police #CyberTruck pic.twitter.com/V9rMPLgjS4
— Dubai Policeشرطة دبي (@DubaiPoliceHQ) November 26, 2019
Dopo averne mostrato l’aspetto e dimostrato la resistenza, Musk ha svelato che ne saranno prodotte tre versioni per tre range di prezzo differenti. La versione basic, detta Single Motor, costerà 39.900$; la versione Dual Motor AWD ne costerà 49.900$ e quella Tri Motor AWD Long Range 69.900$, che però entrerà in produzione solo nel 2022. Quest’ultima versione a tre motori è il prodotto di punta della gamma, sarà in grado di andare da 0 a 96 km/h in poco meno di tre secondi, con una velocità massima di 210 km/h, una capacità di traino di oltre sei tonnellate e un’autonomia di 800 km. L’autonomia del primo modello basic presentato è invece di 400 km, dimezzata è pure la capacità di traino mentre la velocità massima sarà di 177 km/h. Di poco superiori le performance della versione Dual Motor AWD.
Durante la presentazione, Musk non ha mostrato gli interni al pubblico. Ma in una delle immagini pubblicate da Tesla, si può vedere una plancia in materiale marmorizzato e una configurazione interna a sei posti. Oltre al cassone richiudibile, è presente un ampio vano portaoggetti aggiuntivo sotto i sedili posteriori. Il cassone possiede inoltre una rampa elettrica per poter ospitare il Tesla Cyberquad, modello di quad elettrico che è stato annunciato ma non ancora rivelato al pubblico. È inoltre presente un sistema di sospensioni ad aria per abbassare e alzare l’automobile durante le operazioni di carico e scarico, altri vani aggiuntivi nel cassone e nella parte anteriore dell’auto e, all’interno, due prese elettriche e un compressore d’aria. Con la sua altezza massima di 40 cm dal suolo, i suoi cristalli in Tesla Armor Glass e il suo esoscheletro d’acciaio, il Tesla Cybertruck è pensato per affrontare tutti i tipi di terreni e avrà un pilota automatico che gli consentirà di parcheggiarsi da solo.
La presentazione però non è stata esente da problemi. Oltre al già citato rifiuto da parte di Musk di mostrare gli interni dell’auto, un momento imbarazzante si è verificato quando è stato chiesto al designer Franz Von Holzausen di lanciare delle sfere metalliche contro i finestrini che, pur non sfondandosi, si sono rotti in due punti. Un incidente che Musk non ha preso benissimo, dicendo:
“Porca t***a. Be' forse hai colpito un po' troppo forte. Gli abbiamo lanciato contro chiavi inglesi, gli abbiamo lanciato contro di tutto, anche un lavello da cucina, e non si è rotto. Per qualche strano motivo si è rotto adesso. Non so perché. Lo sistemeremo dopo”.
Un altro problema riscontrato dagli analisti è relativo alla mancanza di infrastrutture adatte per supportarne la performance. Con il suo Cybertruck, Musk vuole inserirsi nel mercato dei pick-up, fiorente in America con un milione di vendite l’anno. Il modello di Tesla nasce con il dichiarato obiettivo di essere un’alternativa altamente performante e sostenibile per chi lavora con un pick-up ogni giorno. Però gli Stati Uniti Centrali, dove il pick-up è più popolare, e nello specifico il Nord e il Sud Dakota, sono quasi del tutto sprovvisti di stazioni di ricarica per auto elettriche. Per fare un esempio, esistono 500 stazioni di ricarica nella sola San Francisco, ma meno di 150 in tutto il Nord e Sud Dakota. Le stazioni Tesla sono solo otto nell’intero stato del Sud Dakota e nessuna nel Nord. Per dare un senso della scala, la superficie combinata dei due stati, con 383.177 km quadrati, è superiore a quella dell’Italia.
Il progetto di Musk è ambizioso ma la presentazione del Tesla Cybertruck, da alcuni presenti giudicata come molto sbrigativa con la sua durata di mezz’ora, ha lasciato delle questioni da chiarire: perché i vetri infrangibili si sono rotti? Perché non sono stati mostrati gli interni? Come si farà a risolvere il problema infrastrutturale? Perché i dettagli sulla produzione sono stati così vaghi? Tutte domande a cui Tesla e Musk dovranno rispondere. Al momento, il Tesla Cybertruck è disponibile in pre-ordine con il versamento di una caparra di soli 100$. Per tutte le altre questioni rimaste aperte, bisognerà attendere due anni.