L'ultimo progetto di Rankin vuole cambiare la concezione di 'selfie'
Il fotografo inglese sfida Instagram e la sua ripetitività
27 Maggio 2019
Si nasconde una riflessione molto interessante ed attuale dietro l'ultimo progetto di Rankin, visionario fotografo ed artista. Come ha dichiarato lo stesso creativo, scorrere la home di Instagram è come trovarsi nel Giorno della Marmotta, a rivivere ogni giorno sempre la stessa identica giornata: tutto ciò in cui ci imbattiamo sono selfie ripetitivi e poco originali, nati con l'intento di raccimolare il maggior numero di like. Nella storia dell'arte e della fotografia, però, l'autoritratto ha sempre avuto una connotazione e un significato molto più profondi, ed è a questa concezione che Rankin vorrebbe tornare.
Era inevitabile che l'avvento di Instagram toccasse da vicino qualcuno che ha fatto della fotografia la sua vita.
Gli artisti hanno sempre esplorato l'idea del sé attraverso la creazione di un immaginario che esponesse la loro intimità o la loro idea di sé stessi. Alcuni hanno utilizzato proprio l'autoritratto come forma artistica personale e introspettiva. Ma la cultura del selfie, oltre ad aver invaso le nostre vite e i nostri schermi, ha inoltre soffocato una forma artistica unica e originale, l'auto ritratto.
Dopo il progetto Selfie Harm, Rankin ha deciso quindi di offrire il suo obiettivo a tutte quelle persone che vogliono rivoluzionare il concetto stesso di selfie: il fotografo invita tutti i creativi ad inviargli le lore idee per un autoritratto, le migliori saranno realizzate dallo stesso Rankin. Se avete un'idea che volete vedere messa in pratica da un gigante della fotografia come Rankin, potete raccontarla in una mail indirizzata a [email protected] oppure potete mandarla direttamente su Instagram, a @rankinarchive con l'hashtag #selfiecontrol.
Rankin vuole tornare a dare significato al concetto di autoritratto, adattandolo e evolvendolo in base all'estetica del nostro tempo. Un progetto ambizioso che riporta la fotografia alla sua essenza.