Amy Lombard
15 Ottobre 2010
Amy Lombard ha scattato una serie di fotografie passeggiando tra gli allestimenti di Ikea, riflettendo su come questi fossero una singolare "messa in scena" della realtà quotidiana. Inizialmente, dice Amy, ero attirata da come Ikea avesse socialmente proposto ai propri clienti il concetto di "casa" attraverso la cura dei particolari degli allestimenti, ma mentre scattavo le foto sono rimasta affascinata da come i clienti di Ikea facessero propri questi spazi e li vivessero tutti in maniera spontanea e intima." Probabilmente Amy è riusciuta a sottolinera la grande rivoluzione del marketing che Ikea ha creato, che non riguarda soltanto i prezzi bassissimi che il megamulti marchio mondiale dei mobili riesce a tenere. Tantomeno il fatto di aver diffuso un gusto svedese raffinato e easy negli angoli più remoti della terra, ma riguarda il fatto di aver fatto dei propri punti vendita, delle vere e proprie mecche del confort, della serenità e della familiarità. Da Ikea i mobili, la biancheria e gli accessori d'arredo non sono semplicemente esposti, sono stati messi insieme per creare una serie di piccoli mondi paralleli in cui potresti vivere se li comprassi tutti così come sono stati messi. E ce ne per tutti i gusti. Personalmente avendo una vita strettamente legata alla lettura, ho notato come quando mi infilo nei letti o mi siedo alle tavole apparecchiate da Ikea, tutto l'incantesimo sia interrotto da questi libri in svedese che mi ritrovo puntualmente nelle librerie e sui comodini. Sono lì che sento quasi l'odore di Nescafè uscire dalla mia tazza e il titolo in lingua lappone mi fa saltare tutta l'immedesimazione. Chissà se è successo anche ai soggetti ritratti da Amy.
Flickr: Amylombard