La sensualità dei gioielli in mostra al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris

Dal 19 Maggio al 5 Novembre 2017 il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris presenta MEDUSA.

Con i suoi oltre quattrocento pezzi – realizzati dai più disparati artisti, da Man Ray a Cartier, passando per Salvador Dalì, Louise Bourgeois, Lucio Fontana, Tony Duquette, Victoire de Castellane e Buccellati –, organizzati in quattro macro-temi, Identity, Value, Body e Instruments, l'esposizione MEDUSA indaga il potere ammaliatore dei gioielli e dell'intrigato legame con chi li ammira, li crea e li indossa, considerati non semplici accessori per abbellire la persona, ma vere sculture artistiche. Per decenni, artisti e designers hanno trasformato, interpretato e reinventato i gioielli, visti come mezzo espressivo per indagare la fisicità femminile, in equilibrio tra moda e arte, praticità e desiderio, approdando anche al delicato tema della sessualità, con tutti i tabù che ne derivano.

Fiore all'occhiello della mostra è la partecipazione di Betony Vernon che lo scorso mese, proprio al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris in occasione di MEDUSA, ha svelato per la prima volta al pubblico il suo Boudoir Box realizzato nel 2000 per trasportare e mostrare la collezione di oltre trenta erotic jewels e sex-tools della “sexual anthropologist” americana. Qui potete dare un'occhiata agli affascinanti attrezzi del mestiere di Betony Vernon. 

Inquietante figura, figlia di divinità, Medusa aveva la capacità di pietrificare chiunque incrociasse il suo sguardo. Nonostante il suo letale potere e le sue sembianze spaventose, era impossibile non essere attratti da lei. Tanto spaventosa, quanto affascinante, Medusa ancora oggi è una metafora perfetta per identificare un qualcosa che non riusciamo a smettere di guardare, ammirare, a costo di restare pietrificati dal suo incanto. E come evitare di guardare i meravigliosi pezzi prodotti da Betony Vernon?