Louis Vuitton Objets Nomades - Intervista a Raw Edges
Il nomadismo contemporaneo secondo il duo visionario di Yael Mer e Shay Alkalay
07 Aprile 2017
Raw Edges è il duo di creativi formato dalla coppia Yael Mer e Shay Alkalay.
Il 2017 segna il loro decimo anno di attività durante il quale hanno ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il Wallpaper* Design Award, il British Council Talented Award e il premio Design Miami/Basel Designer of the Future - senza contare che alcuni dei loro lavoro fanno parte di esposizioni permanenti in musei e vere istituzioni culturali come il MoMA di New York e l'Art Institute di Chicago.
Li abbiamo intervistati in occasione della loro seconda collaborazione con Louis Vuitton per Objets Nomades, cui avevo già preso parte con la creazione del celebre trittico Concertina.
#1 Questa non è la vostra prima collaborazione con Louis Vuitton per Objets Nomades per il quale avete difatti realizzato il trittico Concertina. Per l'Objet Nomade si quest'anno, Shelves, quale è stata la vostra primaria fonte di ispirazione?
In entrambi i casi sono gli aspetti tecnici della messa in opera ad intrigarci. Shelves è pieghevole, molto piatto, e quando si apre diventa più grande e rivela la sua connotazione utilitaristica e pratica. L'idea di "viaggio" non è letterale per noi, è un punto di partenza, una fonte d'ispirazione. Per questo progetto abbiamo preso gli aspetti pratici e tecnici dell'are degli origami e li abbiamo ripoposti in cuoio; anche il trittico Concertina è un'indagine sul concetto di piegatura. Spesso i nostri progetti iniziano da un'idea molto semplice e poi, durante il processo di creazione, si viene a creare l'estetica: in un certo senso è l'oggetto stesso che decide il risultato finale. In moltissimi ci hanno detto che gli elementi del trittico Concertina somigliano a dei fiori e che Shelves ricordi delle barchette...
#2 I vostri lavori sono caratterizzata da colori, forme geometriche, pattern diverso nonchè dalla forte presenza del movimento che sembra essere uno dei vostri punti di maggiore interesse. Credete che il concetto di nomadismo sia importante nel design moderno?
Quello che ci piace del concetto nomade è la sua connessione con Louis Vuitton. È un brand che esiste da oltre 150 anni e nessun'altra azienda esiste per così tanto tempo mantenendo una simile spinta all'innovazione. Hanno iniziato fabbricano valigie, borse, materiale da viaggio ... ed è questo quello che ci piace.
#3 Tra tutti i vostri progetti ce n'è uno a cui siete particolarmente legati o che per voi ha un valore particolare?
In realtà c'è un progetto con cui sentiamo un particolare legame. È estremamente recente, pensa che ancora non siamo riusciti a fotografarlo! Si trova a Londra davanti al Millenium Dome e in realtà siete i primi a vederli (ride). Si tratta di una serie di sedute in cemento che possono essere mosse e spostate per creare diverse combinazioni e l'idea è quella di invitare le persone a sedercisi, ad arrampicarcisi, a interagirci...un parco gioco per adulti!