Fashion is a total white heaven
June 4th, 2012
Beauty will save the world? And so, shall we take a trip?
#04/04 HYBRID-NATURE/HUMAN-CONTAMINATION
Arrivati alla vetta non serve più la fotografia, basta leggere la memoria negli occhi, specchiandosi nella mente e nel'anima. E si diventa una tela bianca, senza macchie nè tracce di passaggio: è persiero virtuale, filo rosso indelebile, leggero e fluttuante, arzigogolato ma invisibile. Ed è subito Eleganza, la definizione di una forma, di un volume, di un tessuto. E' linearità massima. E' dettaglio minimale. Non serve più l'eccesso, il particolare, l'estro. Siamo giunti all'essenza. Contempliamo da un Nirvana di un bianco accecante, di un'innocenza estrema. Al di sotto di noi il resto del mondo, da cui veniamo e da cui ci siamo innalzati. Sopra di noi, invece, soltanto una rosa bianca resa immortale, spoglia perfino di una campana di vetro. La ammiriamo, ne siamo attratti, la odoriamo e la accarezziamo: dalla sua bellezza traiamo la nostra, ci impreziosiamo anche nella mera contemplazione; nel sogno.
E' il concetto di un alfa-privativa scaccia-orpelli inutili.
E' l'assenza di colore, la completezza trionfale della semplicità. E' il punto di arrivo, la Verità in quanto tale.
E non è povertà, non siamo disadorni; siamo, finalmente, veramente veri.
Bellezza ed eleganza, armonia nel caos, perfezione nell'imperfezione: aneliamo all'imitazione della rosa bianca, all'eccellenza della Natura. Umilmente, ci distacchiamo dalla realtà del passato, e volgiamo al futuro.
Seguiteci, sarà un sogno stupendo.
Once got up to the top, even photography it's useless, it lasts reading memory in the eyes, mirroring through mind and soul. And you become like a white canvas, with no spots or tracks: it's all virtual thought, indelible red thread, light and waving, convoluted but invisible. And that's immediately Elegance, a shape definition, a volume, a fabric. It's extreme linearity. It's minimal detail. We don't need more the excess, the particular, the whim. We have reached the essence. Now we admire from this Nirvana, made of blinding white and dire innocence.
Below us the rest of the world, where we come from and where we started to rise up.
Above us, instead, only a white rose, everlasting, bare of its bell jar too. We admire it, we are amused, we smell it and brush it: from its beauty we gain ours, we embellish just contemplating it; in a dream.
It's the idea of whisking away useless twiddly bits
It's the absence of colours, the triumph of simplicity. It's the finishing line, the Truth as such.
And isn't poverty, we are not bare; we are, finally, really true. Beauty and elegance, harmony in the chaos, perfection in imperfection: we yearn for copying the white rose, the Nature's excellence. Humbly, we detach from the past, and look towards future.
Follow us, it will be a marvellous dream.
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