Era 2.0 - web marketing e fashion blogger
April 2nd, 2012
Il 2.0 inizia a batter cassa, potrebbe riassumersi con questo freddo incipit quanto successo in questi giorni in seguito al vociferato rifiuto da parte della blogger nazionale di partecipare all'evento targato Stefanel. Ma se davvero così fosse inciamperemmo in più errori stupidi e superficiali. Per questo procediamo per gradi: da un lato, la moda, sistema piramidale governato apparentemente dalla stesse case in questi crudi tempi di crisi sente sempre più la necessita di nuovi volti low budget che in teoria dovrebbero andare a sostituire le acclamate top degli anni '90, dall'altro, l'avvento dell'era 2.0, il diffondersi dei social come sistema di diffusione di massa sono terreno fertile per quel pizzico di voyeurismo caro all'animo umano e per il darsi da fare, l'ingegnarsi delle vecchie, care ragazze della porta accanto. Così click dopo click le blogger acquisiscono popolarità e a tratti potere facendo storcere il naso alla vecchia guardia che da sempre guarda con diffidenza ad un fenomeno strettamente sociale legato più che altro alla situazione in cui viviamo, alle ristrettezze del tempo e alla tecnologia dilagante.
Il problema ora non è se Lei abbia chiesto o meno cifre a 4 zeri bensì, a mio parere, è il conflitto interiore che le grandi aziende di moda e di conseguenza il sistema tutto stanno vivendo, perché se da una parte il desiderio di fare web marketing, di investire in digital PR è sempre più vivo e lecito, quasi a portata di mano, dall'altra, parole come banner e impressions hanno ancora una valenza ridotta nel budget aziendale. Di conseguenza il web marketing continua ad essere come il sesso al liceo: tutti ne parlano ma nessuno effettivamente lo fa, e quindi fenomeni come le blogger, spesso troppo prese dai click, fotografici, questa volta, e poco dalle parole, dai contenuti, non sembrano aiutare lo svilupparsi naturale di quello che dovrebbe essere il nuovo modo di fare comunicazione. Ma l'errore è di nuovo dietro l'angolo: il discorso non può essere generalizzato, bisogna sempre fare distinzioni tra i vari casi ed ahimè tra le varie blogger cercando sempre un po' di sostanza dietro la forma ed un po' di legge morale sotto il cielo stellato.
La qualità va ricercata, scovata ed in quel caso premiata, la possibilità di fare di tutta un'erba un fascio è molto rischiosa e va assolutamente scongiurata, perché alla fine i veri padroni di questo lotta piramidale sono sempre loro: la crisi e il progresso.
Insomma non per ridurre tutto all'osso, ma la discussione sembra essere più facile di quella che sembra: diamo merito a chi è stato bravo a sfruttare per prima nuove forme di comunicazione, ma non dimentichiamoci che il rischio di diventare tutti prodotti da reality è dietro l' angolo.
In ogni caso una nuova Fashion week è alle porte, e solo passerella e strada potranno dirci quanto foto e click possono farla davvero da padrone.
The 2.0 begins to hold out the hat, this could be the title to describe what happened in the days following the rumored refusal to participate at the Stefanel event by Italian famous fashion blogger. However if this was true we make a stupid mistake. So we decide to proceed by stages: for the first, the fashion pyramid scheme, apparently governed by the same fashion houses, in these cold times of crisis, felt the need for new low budget faces, which in theory should go to replace the acclaimed Top 90s, on the other hand, the advent of 2.0 and the rise of the social network are a fertile ground for that bit of voyeurism dear to 'human soul and for the love to do of the girls next door. So click after click the bloggers gain popularity and power against old fashion system who always looks askance at a social phenomenon closely linked mostly to the situation in which we live, the constraints of time and technology spreading.
The problem now is, not the price she asked to take place at the event, but the inner conflict that the big fashion companies and consequently the whole system is going through, because on the one hand, the desire to invest in web marketing remains alive and lawfully, almost within reach, on the other, words like banner and impressions still have a reduced value in the company budget.
That web marketing continues to be like sex in high school: everyone talks about but no one actually does, and therefore phenomena such as bloggers, too often taken just by photos click, this time, not seems to help the development the new way of advertising. However the mistake is back behind the corner: the speech can not be generalized, we must always make distinctions between different cases and bloggers looking for a bit of substance behind the form.
The qualities to be found and in that case awarded because eventually the real masters of this pyramid fight are always each other: the risk to crisis and the progress.