Browse all

Pixar - 25 years of animation

Pixar - 25 years of animation

C'è sempre qualcosa sotto, dietro la più ragionevole delle storie e il più solido oggetto. Alcuni manuali di magia, secondo le immaginazioni dei più fervidi scrittori, riportano che per manipolare la materia gli antichi stregoni usassero conoscere il nome vero degli oggetti, quello più profondo. E così forse c'è l'arte della materia e l'arte del racconto, che le opere possono solo evocare.

Sembra questo il messaggio di John Lesseter, che arriva al PAC di Milano con «Pixar: 25 anni di animazione» con un seguito di più di 7000 fra gli oggetti d'arte che hanno ispirato la superba macchina tecnologica di film come Toy Story e WALL-E. Statuette e miniature, sculture o bozzetti non importa se sono intrise della più pura fantasia, del sogno messo su con stanghette e linee e che un giorno avrà un corpo di milioni di pixel. E non bisogna per forza essere un nerd fuori dal mondo, o un bambino, per riconoscere il «c'era una volta» su un volto disegnato o scolpito con il das.

Perfetta da visitare nel periodo natalizio, la mostra sarà operativa fino al 14 Febbraio e com'era prevedibile, perfino fra gli addetti alla sicurezza, circolano voci quantomeno diverse dalle solite di corridoio che pungono come un gossip. A bassa voce, e col sorriso sulle labbra, si racconta della peculiare inversione di tendenza per cui, una volta tanto, sono i bambini a dover spiegare ai genitori.

Come non ricordare Antoine de Saint-Exupéry che già ci avvertiva; teneramente, senza farne una colpa:

«I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta»

 

There is always something underneath, behind the more reasonable of the stories and the most solid object. Some manuals of magic, according to the most fervent imaginations of writers, report that the old sorcerers to manipulate the matter used to know the real name of the objects, the more profound. So maybe there's the art of the matter and the art of storytelling, that the works can only evoke.

It seems the message of John Lesseter, which arrives at the PAC in Milan, "Pixar: 25 Years of Animation" with a following of more than 7000 objects of art that inspired the superb technological machine of films such as Toy Story and WALL-E. Figurines and miniatures, sculptures and sketches does not matter if you are full of the purest fantasy, the dream temples and put up with lines and that one day will have a body of millions of pixels. It does not necessarily have to be a nerd out of this world, or a child, to recognize the "once upon a time" on a face drawn and sculpted with the das.

The exhibition will run until February 14 and predictably, even among security officers, at least different from the usual rumors that sting like a corridor gossip. Quietly, and with a smile on his lips, he tells the peculiar reversal in which, for once, the children are having to explain to parents.

How could we forget Antoine de Saint-Exupery already warned us, tenderly, without making it a crime:

"The adults never understand anything by themselves and the children get tired to explain everything all the time"