Ashish SS 2012 - road to India
03 Febbraio 2012
Se glitter è stata una delle parole d’ordine per l’A/I 2011, paillettes si appresta ad entrare nella top5 di quelle della S/S 2012. Da queste parti abbiamo deciso di votarlo come uno dei microtrend di riferimento per la prossima stagione, con il brand britannico Ashish capolista assoluto. Anche se persino dalle parti di Zara si manifesta qualche avvisaglia del genere. Quindi occhio.
Un certo flavour anni 90 permea buona parte delle uscite viste in occasione dell’ultima fashion week londinese, dove un denim chiaro incrostato di decorazioni dai toni technicolor ha rubato la scena a qualsiasi altro attore in gioco. Vita alta e silhouettes morbide completano il quadro, che a tratti sembra quasi una pagina pubblicitaria strappata da un Cioè “d’antan”.
Le origini indiane del designer, che di cognome fa Gupta, si tradiscono nell’amore per l’esuberanza che trasuda da ciascuno dei suoi capi. La donna Ashish è un esserino ipercolorato che vive in un mondo in cui “noia” e “banalità” sono concetti del tutto inesistenti, un luogo in cui danze sfrenate fanno da sottofondo ad uno stile di vita da socialite (smart) che ama mettersi in mostra ma odia volgarità e sfoggio fine a se stesso. Il self-humor gioca in questo un ruolo fondamentale, puntando tutto su mise anticonformiste in senso occidentale, ma con un twist vagamente kitsch riconducibile a una certa estetica orientale (Manish Arora, anyone??).
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If “glitter” was one of the keywords for AW 2011, “paillettes” is going to be your number one desire for SS 2012. Here at nssMAG we’re all casting our votes for naming it as one of next season’s microtrends, with British brand Ashish as undisputed leader. Even if we’ve spotted similar signs in Zara-zone, too. So keep an eye on that.
A certain 90s flavour blessed many of the outfits seen at London Fashion Week in September, where a light blue denim encrusted with technicolored embroidery was overwhelming scene stealer. High-waisted shapes and soft silhouettes are the brand’s other two secret weapons,while a general look at the collection makes you feel like you’ve travelled 20 years back in time.
Mr Gupta, head designer and founder of Ashish, reveals his Indian roots through the exhuberance flowing from every single detail of the clothes he makes. Ashish dresses up a hypercoloured woman who lives in a world where “boring” and “ordinary”do not exist, a place where crazy nights are the backdrop of a (smart) socialite who enjoys the limelight, but with vulgarity-free mode ON. Self-humor plays a key role in that by mixing up Eastern flavoured aesthetics with a kitsch-twist easily attributed to Western influences (Manish Arora, anyone??).
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