Top 10 Swimming Pool Scenes in Movies
Memorable Pool Scenes
08 Luglio 2014
Accendo il computer stamattina, dopo due giorni di detox, e la prima cosa che leggo è che ieri è stato l’International Kissing Day. O era l’altro ieri? Notizie contrastanti. La seconda cosa che vedo, appena apro Facebook, è una sfilza di scatti più o meno amatoriali dei miei social friends in paradisi vacanzieri oppure a sorseggiare drink a bordo piscina. Passata l’invidia iniziale (ebbene sì, mi sono concessa finalmente anche io quattro giorni di mare, senza separarmi dal mio amato Mac, naturalmente) questi due elementi, il bacio e la piscina, hanno rimesso in moto i meccanismi del mio cervello, un po’ anchilosati dai ritmi della costa Smeralda, facendomi ripensare ai “Best Pool Moments” nei film, diventati emblematici per la pellicola di riferimento. Per tanti registi la piscina è stata più di una location: è stata la prima attrice cui destinare il ruolo da protagonista; è diventata icona, simbolo del luogo delle possibilità, l’oasi della rinascita o la bolla di fuga dai problemi. Molti ruoli cruciali rimasti impressi nelle nostre menti che vogliamo riproporvi nella nostra top 10 dei pool moments in movies:
#1 – SOMEWHERE
Sofia Coppola, si sa, centra sempre il bersaglio ma con la scena di Underwater Tea Party raggiunge l’apice della bellezza fra tutti i pool moments. Stephen Dorff ed Elle Fanning, padre e figlia per esigenze di pellicola, sono i protagonisti del gioco infantile e lezioso del momento del the, un frame incantato che rappresenta il risveglio del padre-attore da un’esistenza anestetizzata, bloccato nel tempo grazie all’indimenticabile I’ll try anything at once by The Strokes, che ha contribuito a far diventare, quella di Somewhere, una delle nostre colonne sonore in preferite in assoluto.
#2 – ROMEO + JULIET
La storia d’amore per antonomasia reinterpretata dall’intramontabile Baz Lurhman ci ha fatto rivivere il mito dell’amore shakesperiano, facendoci innamorare del giovanissimo Leo, destinato a diventare il nostro iconic guy per tutti gli anni novanta (vedi l’anno dopo con l’uscita di Titanic). La piscina qui è il luogo della purezza e del trasporto, il posto segreto dei due giovani di fazioni opposte i cui destini sappiamo ahimè benissimo dove volgeranno.
#3 – RUSHMORE
Cura maniacale per il dettaglio, palette colori indimenticabili e una tenerezza rubata alle favole per bambini: i personaggi di Wes Anderson sono delle creature meravigliose, surreali ma incredibilmente concrete, prima fra tutte la figura del magnate dell’acciaio di Rushmore. Max Fisher aka Bill Murray (fra i preferiti di Wes, presente in quasi tutte le sue sceneggiature)incarna la frustrazione dell’uomo moderno, con una moglie che non ama più e dei figli senza cervello. Climax del suo status la scena della piscina in cui, con lentezza estenuante getta, una dopo l’altra, le palline da golf nell’acqua; non si cura di non colpire gli astanti, nemmeno quando, ingollato un bicchiere di whisky, prende la rincorsa e si tuffa dal trampolino con effetto tsunami, per andare a trovare l’isolamento totale sotto la superficie dell’acqua.
#4 – THE GREAT GATSBY
Va bene va bene, che Leo ci piaccia non è un mistero. Il fatto è che più passano gli anni più le sue interpretazioni migliorano (nonostante ancora nessun Oscar per lui) e più i suoi film ci appassionano. Il meraviglioso Grande Gatsby ha fatto parlare di sé per tutto lo scorso anno per svariati motivi (i costumi, la scenografia, la strepitosa colonna sonora e, ovviamente, gli interpreti); noi qui vi riproponiamo un personaggio passato in sordina eppure con un ruolo non indifferente: la piscina. Non parliamo di lei nella drammatica scena finale, con il nostro eroe ferito a morte, bensì nel momento più esilarante del film, ovvero il primo party di casa Gatsby. Un turbillon di abiti Charleston, lustrini e paillettes, coppe di champagne e frac, bellezze mozzafiato e baffi anni Venti che, marionette ebbre di alcool e musica, si dimenano su un palcoscenico che si erge direttamente dalla piscina interna allo château.
#5 – SUNSET BLVD
Uno dei grandi classici del cinema americano, si apre con il cadavere del protagonista, Joe Gillis, che galleggia sul pelo dell’acqua in una piscina di una villa sul Sunset Boulevard – los Angeles. La piscina come luogo del delitto, come testimone silenziosa in un noir che è un lungo flashback rivissuto in prima persona dal personaggio di cui facciamo la conoscenza da prono, sul pelo dell’acqua, nella scena iniziale.
#6 – BATHING BEAUTY
Con questo pool moment facciamo un salto indietro nel tempo fino al 1944. Come dimenticare la star dei musical acquatici Esther Williams? Quando davano in onda i suoi film quale bambina non restava ipnotizzata di fronte all’eleganza di queste figure leggiadre che passavano la maggior parte del tempo con la testa sott’acqua e un sorriso sempre e comunque smagliante stampato in faccia? Beh io sì, di qui la necessità di riportare questa piscina (emblematica di tutte le olimpioniche usate come ambientazioni nei film della Williams), luogo popolato da creature fatate, da donne-sirene e femmes fatales che volevano sedurre, riuscendoci benissimo, lo spettatore in doppiopetto.
#7 – THE GRADUATE
Risme e risme di carta sono state riempite con cervellotici paragrafi che cercavano di indagare il significato della piscina di Ben. La piscina come utero materno, il materassino gonfiabile come zattera, come veicolo di approdo all’età adulta. Il momento di riflessione del protagonista è l’attimo di sospensione della narrazione e l’agrodolce attesa da cui ci facciamo cullare prima di essere catapultati nelle avventure con la famiglia Robinson, guidati dalla indimenticabile colonna sonora di Simon & Garfunkel.
#8 – WATER LILIES
Pellicola francese (Naissance des pieuvres il titolo originale, ovvero Nascita delle piovre) che vede il nuoto sincronizzato ancora una volta protagonista. Questa volta però la visione fiabesca ed edulcorata che troviamo con Esther Williams e le sue Bellezze al bagno cede il passo al dramma di un amore adolescenziale non corrisposto fra Marie e la bella Floriane. Pur di starle vicino, Marie segue tutti gli allenamenti della coetanea e la piscina diventa teatro della nascita di una nuova amicizia, non senza i suoi côtés noirs.
#9 – SCARFACE
Stone e De Palma non potevano mancare nella nostra top 10, soprattutto con il frame della piscina del Fontainebleau Hilton di Miami (la prescelta anche per altri celebri American movies). Tony Montana è appena approdato negli USA, non è ancora diventato un gangster e nella catartica scena che vi riproponiamo osserva i (falliti) tentativi di seduzione di Manny a bordo piscina.
#10 – LA PISCINE
Impossibile non includerlo nella nostra top 10, La Pisicine di Jacques Deray ha fatto sognare le nostre mamme, le nostre nonne e, diciamolo pure, anche noi. Non tanto per l’intrico cinematografico e gli scambi di coppia (monogamia forevah ragazze, giusto?) quanto piuttosto per l’ineguagliabile Alain Delon, al cui fascino non sappiamo resistere nemmeno ora, alla bellezza di 79 anni. Se non lo avete ancora visto occorre ovviare subito al problema perciò, a meno che non abbiate una piscina nelle immediate vicinanze, andate a cercare questa perla francese e gustatevela, as soon as possible.