Raf Simons

Kandinsky nel suo celebre saggio Lo Spirituale nell'Arte spiega come l'arte (ma il ragionamento si può applicare a qualsiasi disciplina creativa), si evolva secondo quello che lui chiama il movimento del triangolo.

Al vertice ci sono gli innovatori, che sono gli sparuti artefici della ricerca autentica e dell'evoluzione in campo creativo, man mano che si procede poi verso la base i gruppi si fanno sempre più numerosi e i concetti sempre meno nuovi e per questo più comunemente condivisi. Con il passare del tempo, le idee che prima erano appannaggio dei soli occupanti del vertice della piramide, si fanno via via più usuali e vengono progressivamente abbracciate da un crescente gruppo di persone, fino a diventare “comuni”, mentre il vertice ne produce già di nuove.

Raf Simons nella moda rappresenta da sempre il vertice del triangolo: l'innovazione, la capacità di percepire il cambiamento prima che esso avvenga e di farsene artefice e portavoce. Si potrebbe dire che Raf Simons, insieme a pochi altri sia stato capace di concepire la moda contemporanea con vent'anni di anticipo.

La sua straordinaria capacità di mantenersi al vertice del triangolo, non ha impedito però alle sue idee di sedimentarsi e diventare sempre più popolari. Questo ha dato il via negli anni ad una lunghissima serie di citazioni e omaggi da parte di tantissimi designer. Il fenomeno ha assunto proporzioni tali da far assurgere Raf Simons al ruolo di padre creativo e spirituale della contemporaneità. Ecco alcuni esempi di come Simons sia stato capace di influenzare la moda su ampia scala.