Musica e sport, insieme a ritmo di Beats
L'azienda di Dr. Dre sta piano piano conquistando tutte le superstar dello sport
22 Dicembre 2016
La musica e lo sport non sono mai stati tanto connessi quanto negli ultimi anni: sia Bose che Beats by Dre hanno investito cospicuamente in generazione di atleti che potessero creare un dialogo costante con i consumatori. A tal proposito, proprio l’azienda co-fondata dal leggendario Andre Romelle Young, in arte Dr. Dre, ha di recente presentato “Be Heard”, una campagna pubblicitaria che sulle note di Seven Nation Army ha lanciato i nuovi prodotti Beats Studio Wireless, Powerbeats3 Wireless, and Solo3 Wireless. I grandi testimonial non potevano certo mancare: LeBron James, Serena Williams, Eden Hazard, Kevin De Bruyne sono solo alcuni degli atleti che hanno sposato la causa Beats. L’originalità e la trasversalità dei prodotti Beats permettono ai testimonial di non rinunciare ai propri sponsor: in questo senso ha giocato un ruolo fondamentale anche il Chelsea FC che ha permesso a Beats di utilizzare immagini con tifosi e giocatori dello stesso club londinese.
Un successo che parte da lontano
Nonostante le Beats rappresentino ad oggi uno dei prodotti più cool e ricercati, grazie anche ad un parco prodotti completo, la strada per il successo è stata lunga ed impegnativa. Sin dall’inizio la strategia dell’azienda americana era chiara: coinvolgere quanti più atleti e personaggi vip possibili per generare una brand awareness tanto efficace quanto di lungo periodo. Già durante le Olimpiadi di Londra del 2012, Beats aveva dotato numerosi sportivi delle proprie cuffie, cosi da poter sfilare durante la cerimonia inaugurale mostrando il proprio prodotto. Da lì in poi, numerosi atleti sono stati visti e fotografati mentre indossavano le Beats anche fuori dal campo.
Uno dei più grandi successi ottenuti da Dr. Dre & Jimmy Iovine risale sempre al 2014: subito dopo l’acquisizione da parte di Apple di Beats Electronics, quest’ultima ha lanciato una campagna globale “The Game before the Game” in vista del Mondiale di calcio in Brasile del 2014. Nonostante non fosse permesso ai giocatori di entrare in campo con le Beats – lo sponsor ufficiale del Mondiale era Sony, concorrente di Beats – sono stati gli stessi giocatori ad indossarle fuori dal campo, aumentando l’hype attorno al prodotto. Il cortometraggio, di circa cinque minuti, ha superato le oltre 30 milioni di visualizzazioni su YouTube; a partire da Neymar, sono numerosi i calciatori che nel video si immedesimano nel rito pre-partita cercando, attraverso l’ascolto della musica o il dialogo con parenti, la concentrazione e la tensione ottimale. Questa è una pratica che numerosi sportivi, professionisti e non, adottano e hanno adottato da sempre. Beats by Dre, grazie a competenze uniche di marketing, è stata in grado di intercettare un’esigenza che nello sport ha sempre avuto grande importanza: la ricerca della concentrazione attraverso la musica.
E i rivali?
Bose, su tutte, rappresenta l’alter-ego di Beats. Fondata molto prima di Beats, ha da sempre adottato una strategia differente. Una curiosità riguarda la NFL: nel 2014 la lega di football americana ha sottoscritto un accordo esclusivo con Bose che è diventata la fornitrice ufficiale lasciando a bocca asciutta proprio Beats. Quest’ultima è stata successivamente bannata dalla NFL con l’obbiettivo di difendere la partnership con Bose. Gli atleti sponsorizzati dall’azienda con sede nel Massachusetts sono sensibilmente di meno, ma di egual importanza: tra questi, spicca inevitabilmente il campione di Formula 1 Lewis Hamilton, punta di diamante del roster Bose.
Uno sguardo al futuro
È chiaro come Beats sia stata in gradi di sfondare le barriere interposte tra musica e sport, rendendo queste due arti sempre più connesse tra loro. Dal canto suo l’azienda di Dr. Dre gode di una posizione privilegiata in quanto parte della grande famiglia Apple, arrivata a controllare circa il 70% della quota di mercato. Nei prossimi anni assisteremo probabilmente ad un numero sempre più elevato di partnership che coinvolgeranno musica, sport e intrattenimento. Non è da escludere che anche i servizi di streaming musicali, così come sta accadendo per Apple Music, decideranno di investire in questa industria sempre più vivace.