Premier League, un arcobaleno contro l'omofobia
Tutti in campo con lacci colorati per difendere i diritti LGBT
28 Novembre 2016
Se c’è una cosa su cui tutto il mondo del calcio è d’accordo, e sappiamo benissimo quanto questo evento sia raro e significativo, è il fatto che la Premier League sia il campionato più moderno del mondo. Molto più simile alla NBA che ad ogni altro torneo europeo, la massima divisione inglese si è dimostrata ancora una volta la più avanzata del vecchio continente. Lo ha fatto in un modo particolare, ovvero schierandosi apertamente a favore dei diritti LGBT.
Se nel weekend vi è capitato di vedere in televisione almeno una partita di Premier, avrete forse notato che i capitani delle squadre indossavano delle fasce particolari al braccio che, oltre alla consueta scritta captain, erano colorate con i colori dell’arcobaleno. Stesso trattamento riservato dai calciatori alle proprie scarpe che, oltre ai consueti marchi Nike, adidas e compagnia, sono state dotate di lacci multicolore. Questo perché per tutto il weekend la Premier League, insieme alla Championship, la League One e la League Two oltre a svariate altre leghe minori e ad alcune federazioni di rugby, hanno supportato la campagna Rainbow Laces che si propone di combattere l’omofobia tra i giocatori e i tifosi di calcio.
La campagna è stata ideata in seguito a una ricerca, secondo cui il 72% dei tifosi inglesi hanno sentito insulti omofobi negli stadi del Regno Unito e che diversi ragazzi nella fascia d’età 18-24 si sentirebbero in imbarazzo se il loro giocatore preferito facesse coming out. Dati a cui la Premier League ha subito voluto dare una risposta, organizzando così la campagna Rainbow Laces. Perché magari la favola Leicester non si ripeterà ogni anno, ma per essere la lega più moderna e divertente del mondo a volte bastano anche piccoli (ma non così piccoli) dettagli.