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La leggenda di Cold Palmer

Come il giocatore del Chelsea sta diventando un culto per brand e tifosi

La leggenda di Cold Palmer  Come il giocatore del Chelsea sta diventando un culto per brand e tifosi

Scollando l'ultimo post di Central Cee, l'ormai ubiquo rapper londinese, che annuncia il lancio del nuovo drop del suo brand streetwear Syna dopo le solite foto dell'estetica Roadman ecco comparire quasi per caso Cole Palmer. La stella più brillante del Chelsea e dell'Inghilterra, è perfettamente a suo agio in questa suburbia inglese indossando la tenuta d'ordinanza con tracksuit Nike Tech brandizzata Syna e Air Max 95, lasciando intendere che potrebbe essere uno dei testimonial di questa collaborazione. E solo due settimane fa Palmer era protagonista della nuova campagna Burberry, intitolata “The Duffle with Cole Palmer”, che comprendeva un video di quasi 10 minuti nel quale il fuoriclasse dei Blues è ripreso a pescare da una telecamera fissa. Un ulteriore passo nel suo percorso verso la vetta del calcio, compiuto contro tutti i cliché che si applicano alle carriere dei giocatori odierni.

Il salvatore del Chelsea

Arrivato al Chelsea il 1° settembre 2023 (giorno della scadenza della finestra di mercato) per una cifra allora considerata esorbitante, 42,5 milioni di sterline, il ragazzo di Wythenshaw ha realizzato ben 51 gol e assist in 54 partite per la squadra di West London, raccogliendo riconoscimenti come il premio di Giovane Giocatore dell'Anno della Premier League 2023/24, il premio di Giocatore dell'Anno dell'Inghilterra 2024 e una nomination al Pallone d'Oro, oltre a una litania di premi di Uomo della Partita e Gol del Mese. Inoltre, ha segnato nella finale di Euro2024, importante da non dimenticare, nonostante l'incapacità dell'Inghilterra di vincere una partita cruciale sotto la guida dell'ormai ex-coach Gareth Southgate.

Descrivendo il suo passaggio al Chelsea in una recente intervista a ITV, Palmer ha spiegato che “trasferirmi [al Chelsea] ha cambiato la mia vita”. Non essendo uno che spreca parole o occasioni da gol, Palmer è stato in grado di scivolare con disinvoltura attraverso il terreno accidentato del panorama mediatico del calcio britannico, uscendone come una figura universalmente adorata anche grazie alla sua akwardness. Ma come ha fatto un giovane ragazzo del sud di Manchester a scalare i ranghi calcistici del Manchester City, ad attraversare il divario nord/sud in una squadra turbolenta come il Chelsea e a eccellere a un livello che lo colloca saldamente nell'abusata, ma in questo caso del tutto giustificata, parentesi di calciatore di classe mondiale? 

Da dove arriva Cole Palmer

Nato il 6 maggio 2002 a Wythenshawe, un quartiere a sud di Manchester, da madre mancuniana e padre afro-caraibico, le prime esperienze calcistiche di Palmer, come quelle della stella del Manchester City Phil Foden, sono state forgiate sui campi e nelle strade locali. Entrambi erano ragazzi comuni della regione di Manchester, ma con un talento straordinario. Dopo aver lasciato il suo club d'infanzia per unirsi al Manchester City all'età di soli sette anni, una decisione che all'epoca lo portò a unirsi a quella che per lui sarebbe stata la parte sbagliata di Manchester essendo lui stesso un tifoso dello United, Palmer si distinse nell'accademia, nonostante tutte le preoccupazioni legate alla sua scarsa esplosività fisica. Palmer ha capitanato la squadra under 18 del City nella stagione 2019/20 prima di entrare nella rosa della prima squadra sotto l'occhio vigile di Pep Guardiola

Sotto la guida di Guardiola, la progressione di Palmer ha fatto un salto decisivo. Noto per coltivare ossessivamente i giovani talenti, Pep ha visto qualcosa di speciale in Palmer fin dall'inizio. Mentre altri giovani giocatori sarebbero stati ceduti in prestito per fare esperienza in prima squadra, come accadeva spesso nel suo attuale club, il Chelsea, Palmer, come Phil Foden, è rimasto vicino alla squadra maggiore, imparando da giocatori come Kevin De Bruyne, Ilkay Gündoğan e Riyad Mahrez. Il debutto in prima squadra di Palmer è avvenuto nel settembre 2020, in una partita di Carabao Cup contro il Burnley, e quella stessa sera ha segnato anche una tripletta per la squadra under 23 del City. 

Nella stagione 2021-2022 Palmer ha continuato a costruire la sua campagna d'esordio, segnando il suo primo gol nella partita di Champions League contro il Club Brugge nell'ottobre 2021, pochi minuti dopo essere entrato dalla panchina. Il primo di vari gol decisivi in altrettante partite chiave della stagione dei Cityzens, partecipando in modo attivo ai loro successi. Per tal motivo è sembrata strana la scelta di cederlo in estate, l'ultimo giorno disponibile del calciomercato, ad una rivale concorrente: il Chelsea.

La leggenda di Cold Palmer

Senza dubbio, Cole Palmer è stato il catalizzatore del cambiamento di mentalità del club ed è stato talismano nel migliorare la qualità del calcio partita dopo partita. Palmer ha strappato quasi da solo il Chelsea da una spirale negativa che molti tifosi non sperimentavano da quasi quarant'anni, è il faro di speranza su cui poggia il progetto di Enzo Maresca e, chiaramente, non ne è minimamente disturbato. Palmer ha dato ai tifosi del Chelsea un motivo per tornare a credere di essere una squadra di vertice in Premier League e in Europa, e per esultare insieme a lui ad ogni gol e assist. Ed è stata proprio la creazione di un suo trademark ha lanciare Palmer nella stratosfera delle superstar calcistiche, riconoscibili da un solo gesto. "Il mio compagno Morgs ne ha fatta una per il Middlesbrough, così gli ho detto che l'avrei fatta anch'io se avessi segnato" ha spiegato in un intervista parlando dell'ex compagno di accademia del City Morgan Rogers. Il gesto di scaldarsi con le mani sulle spalle opposte, portato al grande pubblico da Trae Young in NBA, lo ha trasformato per tutti grazie ad un facile gioco di parole in Cold Palmer.

Il gelido, spietato e cristallino talento in grado di creare pericoli per le difese avversarie ogni volte che prende palla, il golden boy arrivato dall'Inghilterra più profonda vestito come un roadman. Cole, anzi Cold Palmer, non rispecchia molti dei cliches che definiscono il calciatore contemporaneo ma per questo piace a tutti. Ovvio, specialmente ai tifosi del Chelsea che si possono godere finalmente un fuoriclasse con la loro maglia dopo anni difficili, ma anche tra i suoi colleghi che lo imitano nei vari campi, dalla Premier League all'NFL. E la sua popolarità lo ha trasformato in un profilo stimolante per brand di moda, che non vedono l'ora di inscatolare la sua strana aura dentro uno shooting o un full look. Da qui la scelta di Burberry, che sta cercando disperatamente di ricostruire la sua estetica pienamente inglese affidandosi ad un numero sempre più alto di calciatori della Premier League, recuperando il suo rapporto con il calcio e le subculture. Stesso percorso che vuole intraprendere anche Nike, che dopo aver collaborato con Central Cee per una maglia speciale del Paris Saint-Germain, potrebbe diventare il perfetto testimonial per la nuova Street Cred dello Swoosh. Anche insieme al suo compagno Cold Palmer.