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Due brand stanno litigando su una vecchia tracksuit della nazionale brasiliana

Corteiz e Palace hanno lanciato la stessa collezione nello stesso giorno

Due brand stanno litigando su una vecchia tracksuit della nazionale brasiliana Corteiz e Palace hanno lanciato la stessa collezione nello stesso giorno

La tracksuit indossata dalla Nazionale brasiliana in occasione del trionfale mondiale di Corea del Sud e Giappone 2002 è sempre stato un pezzo di culto per gli appassionati di calcio. Un design Nike legato a doppio filo all'estetica Joga Bonito incarnata da quella generazione irripetibile di talenti verdeoro, da Ronaldinho a Rivaldo, da Denilson a Ronaldo il Fenomeno, tanto da essere ancora così rilevante al giorno d'oggi. Quando, molto raramente, i pezzi vintage riemergono in vendita su marketplace o second hand shops, vanno immediatamente a ruba. E una tale attenzione del pubblico non poteva che spingere i brands a riportare in vita un design così amato, ed allo stesso tempo contemporaneo visto il ritorno dello stile Y2K e del brazil core. A sorpresa però non è stata la stessa Nike a rieditare uno dei suoi modelli prediletti, possedendo comunque l'IP originale, come ha fatto con la storica maglia N.9 di Ronaldo del 1998

Sono stati invece due brand streetwear, entrambi influenzati nei loro lookbook dall'estetica calcistica come Palace Skateboarding e Corteiz RTW, ad avere la stessa idea. O quasi. Infatti tra i due si è accesa una faida come raramente siamo abituati a vedere nella moda attuale, su chi avesse avuto per primo l'intuizione di realizzare una versione bootleg della tracksuit verdeoro. Nel marzo 2023 Corteiz ha iniziato la sua collaborazione con Nike rilasciando una versione molto attesa delle AirMax95, lanciate anche attraverso un video promozionale che vedeva la partecipazione di Phil Foden ed il ritorno di JogaTV. Successivamente ha realizzato una collaborazione con SUPREME, sulla scia del claim Rules The World appunto.

Palace Skateboarding invece ha scelto adidas come brand sportswear con il quale realizzare le sue collaborazioni di punta, come quella insieme a Y-3 con Zinedine Zidane come testimonial. Il brand londinese è sempre stato più attento alle ispirazioni europee, per questo è stato strano vedere nel lookbook che come tradizione anticipa i drop delle varie stagioni dei pezzi ispirati al Brasile 2002. Una sensazione che deve aver provato anche Clint, il fondatore di Corteiz che, come direbbe Micheal Jordan, l'ha presa sul personale. Infatti lo stesso Clint aveva già realizzato la stessa tracksuit a Giugno, dopo averla personalmente anticipata durante un suo viaggio in Brasile, ed ha deciso di rimetterla in vendita nello stesso giorno del drop di Palace. Inoltre ha realizzato anche una t-shirt con il celebre Tri-ferg di Palace con la scritta Corteiz su i tre lati ed ha photoshoppato il suo logo sopra quello di Palace. 

Una mossa che assomiglia molto ad una mossa di marketing piuttosto che ad una vero e proprio dissing nei confronti di Palace, una delle tante alle quali Corteiz ci ha abituato negli ultimi anni creando così una community reattiva e fedele. Una attitude che rappresenta la chiave di ogni buon brand streewear e che portò ad esempio la stessa Corteiz ad essere accusata dalla stessa Nike per infrazione del copyright sulla possibile confusione con la Nike Cortez. Lo streetwear vive da sempre in questa sottile linea che separa la legalità dai bootleg e dalle copie, e questo caso conferma come l'estetica calcistica sia sempre più richiesta e combattuta, tanto da scatenare una guerra tra due brand che non hanno neanche creato l'originale.