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Gli equilibri del calcio parigino potrebbero cambiare?

LVMH e Red Bull sono pronti ad acquistare il Paris FC, lanciando il derby con il PSG

Gli equilibri del calcio parigino potrebbero cambiare? LVMH e Red Bull sono pronti ad acquistare il Paris FC, lanciando il derby con il PSG
Fotografo
Francesco Bortolussi

Una delle notizie che ha suscitato maggiore clamore nel mondo calcistico nelle ultime ore è l'interessamento di Bernard Arnault, patron del conglomerato del lusso LVMH, per l'acquisto del Paris FC, società parigina che attualmente occupa la prima posizione in Ligue 2. Un altro dettaglio degno di nota, secondo L'Equipe, è che l'acquisto potrebbe avvenire in collaborazione con Red Bull, la quale amplierebbe un roster già composto da Lipsia, Salisburgo, New York Red Bulls, Bragantino e Omiya Ardija. Inoltre, Red Bull ha appena nominato Jürgen Klopp come nuovo Head of Global Soccer, una scelta che ha fatto discutere ma che sicuramente conferma la forte direzione data dal colosso degli Energy Drinks. Considerando anche la potenziale promozione in Ligue1, il Paris FC sotto l'egida di Bernard Arnault potrebbe realmente dare del filo da torcere al Paris Saint-Germain, che è attualmente il dominatore del campionato transalpino ed una potenza economica per quanto riguarda le iniziative extra-campo. Fino ad oggi, il club ha rappresentato l'assoluto punto di riferimento nell’unione tra calcio europeo e streetwear, legandosi con strategie diverse a realtà e figure del calibro di Stüssy, GOAT, Central Cee (ultimo in ordine cronologico), ma soprattutto a Jordan Brand.

È possibile che nel prossimo futuro nel campionato francese e non solo si delineerà uno scontro diretto per il predominio calcistico e stilistico di Parigi. Con il lento ma inesorabile declino dello streetwear dentro il contenitore del lusso ed il ritorno invece della moda esclusiva e intransigente alle contaminazioni, anche il regno del PSG potrebbe vedere la fine. Una chiusura del cerchio causata non solamente dall'abbandono di Kyliann Mbappé, ultima superstar a lasciare la Ville Lumiere senza aver alzato un trofeo internazionale, ma anche o soprattutto dalla fine del ciclo che ha visto incontrarsi moda e sportswear. Negli ultimi anni, con l'acquisizione di Nasser Al-Khelaifi, il Paris Saint-Germain si è voluto proporre come il Louis Vuitton del calcio europeo (ogni riferimento alla jersey rilanciata recentemente non è puramente casuale), un prodotto raffinato e vincente capace di conquistare sia le elites quanto le banlieue. Ma cosa succederebbe se proprio LVMH decidesse di scendere in campo nello stesso stadio?

@franceinfo Salut c'est Jeanne ! La famille Arnault va racheter le club du Paris FC, en compagnie de Red Bull. #lvmh #arnault #louisvuitton #fortune #parisfc son original - Franceinfo

La wave del lusso nel calcio

Non è raro che le società di calcio continuino ad associarsi con realtà molto diverse appartenenti al mondo della moda. Si considerino sia le collaborazioni che nascono tra le squadre di calcio e i brand streetwear, sia le partnership tra i club e i marchi di moda di lusso, che diventano fornitori del loro formal wear. In un modo o nell'altro, moda e calcio si intrecciano continuamente, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi momento. Negli ultimi anni, si è registrato anche un notevole squilibrio tra le realtà streetwear, più democratiche, e quelle del lusso che si sono unite ai club di calcio: le prime hanno prevalso nettamente, dimostrando come i club, desiderosi di avvicinarsi a un pubblico più ampio e variegato, tendano a evitare il lusso e i price point elevati - un esempio su tutti è il Milan che quest'anno ha presentato l'ennesima collezione con Off-White. Ma essendo il calcio così legato al mondo della moda, oggi più che mai sta dimostrando che nei mesi a venire potremmo assistere alla stessa rivoluzione che sta accadendo all'interno del fashion system. Questo mondo è sempre più decadente e in contatto con una cerchia ristretta, ovvero l'élite. La vendita di Off-White da parte di LVMH ha segnato una sorta di divorzio da quello che, fino a qualche tempo fa, era un bisogno di comunicare con le generazioni e le community più giovani, orientandosi invece verso un lusso irraggiungibile, un mondo esclusivo per privilegiati.

Questo cambiamento di focus potrebbe espandersi anche nel calcio. Pensiamo, ad esempio, al potenziale di iniziative che Bernard Arnault potrebbe promuovere mettendo in collegamento il Paris FC con il suo gruppo del lusso. Ci sono tutte le premesse per credere che non solo il calcio si avvicinerà sempre di più al lusso, rispetto allo streetwear, ma che diventerà esso stesso uno "strumento" per il lusso. Oggi, lo streetwear come ce l'ha fatto conoscere Virgil Abloh non esiste più. In questo contesto, un gruppo come LVMH potrebbe avvicinarsi al Paris FC con l'obiettivo di trovare un nuovo mezzo - e una nuova audience - per comunicare con una cerchia più elitaria, che rischia di allontanarsi dai brand la cui fama cresceva di pari passo con il successo di Off-White (un marchio che oggi certamente non gode di buona salute) ma anche di Louis Vuitton, Christian Dior e Loro Piana. È poi impensabile che il lusso nel calcio non si manifesti sotto forma di esperienze esclusive, che i nuovi presidenti e investitori in questo sistema imprevedibile sapranno offrire.

Se l'interesse di Bernard Arnault per il Paris FC fa scalpore, merita una menzione anche il fenomeno del Como 1907 in Italia. La sua trasformazione in un club d'élite, con lo stadio Giovanni Sinigaglia pronto a diventare una sorta di Wimbledon del calcio, non è così utopistica, soprattutto considerando che la società è piena di personalità di spicco. Anche nel calcio è in corso un cambiamento concreto che segnerà l'epoca che sta vivendo, che levigherà la natura che lo ha sempre contraddistinto e che - forse - per resistere il più a lungo possibile dovrà trovare un intelligente compromesso con i vincenti ingredienti che hanno reso il calcio lo sport più bello e famoso del mondo.